GALLIGNANI, Giuseppe
Nacque a Faenza il 19 genn. 1851.
Dal 1867 al 1871 frequentò il conservatorio di Milano dove si diplomò in composizione e direzione d'orchestra, presentando per il saggio finale un Salmo per soli, coro e orchestra che ottenne giudizi positivi. Per circa dieci anni viaggiò in Europa per ragioni di studio, producendosi anche come direttore d'orchestra.
Nel 1884 fu nominato maestro di cappella del duomo di Milano, dove ebbe modo di manifestare le sue capacità in composizioni per il servizio liturgico e le sue qualità di abile organizzatore.
Nell'ambito di questo particolare settore della vita musicale diresse, dal 1886 al 1894, il periodico Musica sacra sulle cui pagine si schierò tra i fautori di una riforma che riportasse la musica sacra alla dignità dell'antica scuola romana, indirizzo che fu poi solennemente sancito, nel 1903, dallo stesso pontefice Pio X con il motu proprio Inter pastoralis officii sollicitudinis. Su questo tema il G. tenne numerose conferenze negli ambienti ecclesiastici, anche allo scopo di organizzare i congressi di musica sacra che si tennero in seguito a Soave (1888), Milano (1901) e Parma (1904). Dopo questa data, per dissensi con l'autorità ecclesiastica dovuti a una sua eccessiva intransigenza verso la musica religiosa moderna, prese le distanze dal movimento; continuò comunque a partecipare ai vari congressi, a collaborare con qualificate riviste e, soprattutto, a impegnarsi nella composizione liturgica e nella divulgazione della polifonia classica nel solco della tradizione palestriniana.
Grazie alla stima di cui godeva - tra gli altri anche quella di G. Verdi e di A. Boito, al quale lo legava una sincera amicizia - fu presidente del Comitato permanente per la musica sacra in Italia e in tale veste sollecitò e organizzò i solenni festeggiamenti per il terzo centenario della morte di Palestrina (1894).
Nel 1891, anche per interessamento di Boito e Verdi, il G. era stato nominato direttore del conservatorio di Parma, succedendo a F. Faccio; nel 1897, in seguito alla morte di A. Bazzini, lasciò Parma per assumere la direzione del conservatorio di Milano. Dal 1899 fu tra i responsabili dell'amministrazione del teatro alla Scala: tra i suoi primi provvedimenti figura la nomina di A. Toscanini alla direzione artistica del prestigioso teatro; fu anche tra i primi membri della Società italiana degli autori ed editori, di cui divenne in seguito vicepresidente.
Nel conservatorio milanese riorganizzò la disciplina interna, ristrutturò e riordinò sistematicamente la biblioteca, fece costruire la grande sala da concerto; nel 1908, in occasione del centenario, organizzò un congresso, cui fu abbinato un concorso per l'installazione, in duomo, di due nuovi organi. Nel marzo 1913, per le cerimonie funebri in memoria di Umberto I, fu eseguita, al Pantheon di Roma, la Messa da requiem del G., composta su concorso per l'occasione.
Il G. fu anche operista: il suo vero debutto fu con Atala - interprete la prima moglie Chiara Bernau, noto soprano drammatico - ma sia questa sia le altre sue opere teatrali furono considerate dalla critica ben costruite sul piano dell'armonia e del contrappunto e tuttavia carenti di qualità drammatiche, di autentica ispirazione e di valori melodici.
Il G. morì suicida a Milano il 14 dic. 1923, dopo l'allontanamento dal conservatorio in seguito a un'inchiesta sulla sua gestione amministrativa.
La maggior parte delle composizioni liturgiche, legate essenzialmente al suo servizio presso la cappella musicale del duomo di Milano, sono ivi conservate in manoscritto e catalogate nell'Archivio della cattedrale. Si ricordano: Adhesit pavimento, salmo a 4 voci e 2 organi in fa; Adoramus crucem tuam, antifona per basso e organo in fa maggiore; Conserva me Domine, salmo a 4 voci in do; tre Credo a due e più voci con accompagnamento d'organo; Crucem tuam adoramus, antifona per tenore e organo in fa maggiore; tre Dixit Dominus, salmo a 4 voci in fa maggiore, a 4 voci e organo in sol, a 4 voci e organo in sol maggiore; Domine ad adiuvandum, a 4 voci e organo in do maggiore; Ecce apertum est templum, offertorio a 4 voci e organo in si bemolle; Ecce nunc, a 4 voci e organo in re minore; Ecce video coelos a 4 voci e organo in sol maggiore; Exaltabo te Domine, salmo a 4 voci in fa maggiore; Exaudita est, offertorio per s. Lorenzo, per basso e organo in sol maggiore; Exultate Deo, salmo a 4 voci e organo in la maggiore; Fallax gratia, offertorio a 4 voci in si bemolle; Fughetta per due organi; Gaudebo in Domino a 4 voci e organo in fa maggiore; Gloria per cori e 2 organi in fa maggiore; In exitu Israel, salmo a 4 voci in sol; Ingressa per voce di tenore, 2 organi e doppio coro in do minore; Interrogavi angelum, offertorio per baritono e organo in fa maggiore; Justorum animae a 4 voci e organo in fa maggiore; Laetatus sum, salmo a 4 voci in fa e falso bordone; Lauda Ierusalem, salmo a 4 voci in do maggiore; Lauda Sion, mottetto a 2 voci, sopr., contr., e organo in do maggiore; tre Laudate Dominum, salmo a 4 voci in fa maggiore per orchestra; Laudate pueri, salmo a 4 voci e organo in do; Litanie della B. Vergine, a 3 voci (alto, tenore e basso); Litanie dei santi a 4 voci in re minore; Lux fulgebit hodie, ingressa a 4 voci e organo in sol maggiore; Magnificamus, antifona e Litanie a 4 voci in re minore; Magnum et salutare, confractorio a 4 voci e organo in do maggiore; varie messe a più voci con accomp. d'organo; Nisi Dominus, salmo a 4 voci in sol; Offertorio a 4 voci ispirato al canto ambrosiano, in do maggiore; Omnes gentes, salmo a 4 voci in fa maggiore; Oravit Moyses, offertorio per basso solo in do; Pater noster a 8 parti reali; Pereant omnes a 4 voci e organo in re maggiore; Per unum hominem, offertorio per basso e organo in do minore; Preveniamus faciem a 4 voci e organo in re maggiore; Puer natus est, ingressa a 4 voci e organo in fa maggiore; Quam pulchri sunt, offertorio a 4 voci e organo in sol maggiore; Quam vidisti me, antifona per passo e organo in sol; Quid gloriaris, salmo a 4 voci in la minore; Qui meditabitur, confratorio a 4 voci e organo in sol maggiore; Quis loquetur potentiam, ingressa a 4 voci in do; Regina Coeli, a 4 voci in fa maggiore; Respice de Coelo, antifona 4 voci in sol minore; Respice me a 4 voci e organo in fa maggiore; Resurrexi, ingressa a 4 voci per la Pasqua, in do maggiore; Sanctus e Benedictus a 2 cori e 2 organi in fa maggiore; Le sette parole per soprano, contralto e organo; Suonata per la messa in fa per 2 organi; Vox clamantis, ingressa a 4 voci e organo in fa.
Compose inoltre: Il sindaco cavaliere, opera buffa in 3 atti (Milano, teatrino Casa Attendolo Bolognini, 1870); Il grillo del focolare (Genova, sala Sivori, 1873); Atala su libretto di Emilio Praga (Milano, teatro Carcano, 1876); Nestorio (Milano, teatro alla Scala, 1888); Lucia di Settefonti su libretto di C. Ricci, 1897 (non rappresentata); In alto! (Trieste, politeama Rossetti, 1921); per pianoforte: Sul Bosforo, Serenata e altri pezzi; Quare, lirica per cori e orchestra (Milano, sala concerti della Scala, 1903).
Fonti e Bibl.: Necr. in Musica d'oggi, VI (1924), 1, pp. 9 s.; M.C. Caputo, G. G. e il conservatorio di Parma, in Gazz. musicale di Milano, L (1895), 1, p. 571; M. Anzoletti, G. G., in Musica d'oggi, VI (1924), 1, pp. 9 s.; A. Degani, I maestri cantori e la cappella musicale del duomo di Milano…, Milano 1930, pp. 26 s.; F. Mompellio, Il R. Conservatorio di musica "Giuseppe Verdi" di Milano, Firenze 1941, ad nomen; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 588 s.; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, IV, coll. 1298 s.; H. Riemanns Musik Lexikon, Personenteil, p. 579; Enc. della musica (Rizzoli-Ricordi), III, p. 79; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, p. 127; H. Anglès - J. Peña, Diccionario de la musica Labor, Barcelona 1954, I, pp. 1006 s.; A. Della Corte - G.M. Gatti, Dizionario di musica, p. 212; Enc. dello spettacolo, V, col. 858; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 104.