GIGLIOLI, Giuseppe
Patriota, nato a Brescello nell'Emilia il 9 luglio 1804, morto a Pisa il 29 aprile 1865. Dopo essersi laureato all'università di Bologna (1824), fu espulso dal ducato di Modena per motivi politici, e costretto a emigrare all'estero. Tornato in Italia nel 1827, dimorò per qualche tempo a Firenze e a Napoli, da dove fu costretto a partire (1830) su una piccola barca che fece vela per Marsiglia. Poco dopo, fu assegnato dal governo francese al deposito di Mâcon. Affiliatosi alla Giovine Italia, si accostò poi all'altra setta, contraria alla prima, detta dei Veri Italiani. Nel 1834 lasciò la Francia per Londra; passò quindi (1836) a Edimburgo, dove nel 1841 si laureò in medicina. Trasferitosi di nuovo a Londra (1842), godette dell'intimità del Mazzini, ma non sembra dividesse più i propositi politici del capo della Giovine Italia. Tuttavia, insieme con A. Gallenga (v.), pose la sua firma sotto quella del Mazzini alla circolare del 1° agosto 1847 dell'Associazione nazionale per la creazione di un Fondo nazionale destinato a promuovere la rivoluzione italiana. Nel 1848 tornò in Italia e nel giugno di quell'anno, unito il ducato estense al Piemonte, fu nominato ispettore per la pubblica istruzione della provincia di Modena, ma i rovesci della guerra per l'indipendenza lo costrinsero a riparare a Genova, e colà, fino al 1860, esercitò la medicina. Nel 1860 fu nominato insegnante di antropologia all'università di Pavia e due anni dopo ebbe la stessa cattedra in quella di Pisa.