Patriota (Mantova 1825 - ivi 1905), fratello di Giovanni. Combattente della prima guerra d'indipendenza (1848) e della difesa di Roma (1849), implicato nella cospirazione di don E. Tazzoli, si salvò con la fuga, rifugiandosi in Piemonte e poi in Svizzera. Fu arrestato (1854) mentre tentava di rientrare in Lombardia e condannato a diciotto anni di carcere; amnistiato (1857), partecipò alle campagne garibaldine del 1859, 1860 e 1866.