JAPELLI (o anche Jappelli), Giuseppe
Architetto, nato a Venezia il 18 maggio 1783, morto ivi l'8 maggio 1852. Fece i suoi studî all'Accademia di Bologna; per tre anni lavorò sotto Antonio Selva, il noto architetto del teatro della Fenice. Viaggiò per studio in Francia, Inghilterra, Belgio e Germania. Dotato di vasta cultura tecnica, fu per varî anni a Padova ingegnere nel regio Corpo delle acque e strade. Non tardò però a mettere in evidenza personali virtù di architetto, dove, anche attraverso il perfetto suo spirito classico, non mancano spunti vivaci e geniali. Lo confermano numerose costruzioni, edifici pubblici e privati, sistemazioni urbane varie, e, in particolare, felici risorse anche nel campo della sistemazione di ville, parchi e giardini. Ricordiamo, tra questi, la villa dei Cittadella Vigodarzere a Saonara, quella dei Treves a Padova, dei Picenardi a Cremona, dei Torlonia a Roma, dei Testi a Castelguelfo, ecc. Tra le sue costruzioni primeggiario il celebre Caffè Pedrocchi eretto a Padova tra il 1816-31, il Macello, pure di Padova, la sistemazione del teatro nuovo, ora Verdi, di Padova, ecc.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XVIII, Lipsia 1925 (con bibl.); inoltre: A. Cittadella Vigodarzere, Elogio di G. J. letto nella R. Accademia di scienze, lettere ed arti di Padova nell'adunanza del 14 maggio 1854, Padova 1854; G. Fiocco, nel "Numero unico" pubblicato nel 1932 a Padova per il centenario del Caffè Pedrocchi; N. Gallimberti, Padova nell'Ottocento, in Padova, marzo 1932; B. Brunelli Bonetti, I. costruttore di giardini, in Riv. delle Tre Venezie, 1932.