MARCONE, Giuseppe
Nato a Roccaraso, presso L'Aquila, il 15 ag. 1862 da Amerigo e da Aristea Marchetti, dopo i primi studi si iscrisse alla R. Scuola superiore di medicina veterinaria e di agricoltura di Napoli. Allievo di P. Oreste, si laureò in medicina veterinaria il 23 luglio 1885 e intraprese subito la carriera accademica: viceassistente alla cattedra di patologia e clinica medica diretta da Oreste, dopo appena un anno conseguì la libera docenza e presso la stessa Scuola fu incaricato dell'insegnamento di botanica e materia medica. Nominato assistente effettivo presso la clinica medica, dal 1887 al 1889 ebbe anche l'incarico dell'insegnamento di botanica, veterinaria medica, terapia e farmacologia sperimentale e, dal 1889-90, di materia medica e tossicologia veterinaria sperimentale; infine nel 1899 fu incaricato dell'insegnamento di terapia generale e farmacologia. Nel 1888 si era laureato anche in medicina e chirurgia.
All'attività di didatta il M. affiancò quella di ricercatore e divulgatore scientifico nell'ambito della sua disciplina. Autore con G. Pettoruti del volume Sull'idrogeno solforato in rispetto alla sua influenza sull'organismo sano ed ammalato. Studio sperimentale, insieme ad alcuni esperimenti batteriologici (Napoli 1888), pubblicò numerosi lavori in periodici specialistici, tra i quali si ricordano i contributi ai grandi temi della zooiatria, dalla farmacologia (Cura del reumatismo muscolare con la pilocarpina, in Giorn. di veterinaria militare, I [1888], pp. 357-363; Influenza della digitalina sulla fibra muscolare striata, ibid., II [1889], pp. 13-22; Dei cardiocinetici in generale ed in specie della strofantina, ibid., pp. 157-167, 205-220, 377-388; Il iodo ed i suoi preparati nelle affezioni morvo-farcinose del cavallo, ibid., III [1890], pp. 6-13) alla patologia e alla clinica medica (in collab. con P. Oreste: Contribuzione allo studio della peste porcina a decorso cronico, in Giorn. di anatomia, fisiologia e patologia degli animali, XXIII [1891], pp. 211-218 e in Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, IV [1891], 4, pp. 1-6 e Risultati della vaccinazione del barbone bufalino a scopo profilattico dal 1888 al 1891, in Giorn. di anatomia, fisiologia e patologia degli animali, XXIII [1891], pp. 218-221 e in Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, IV [1891], 3, pp. 1-3; Lo spasmo del diaframma, in Giorn. di anatomia, fisiologia e patologia degli animali, XXIII [1891], pp. 241-270; ancora in collaborazione con P. Oreste, Mal del sito, in Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, V [1892], 8, pp. 1-35; La saccaromicosi degli equini (farcino d'Africa, linfangite epizootica, farcino criptococco), ibid., VIII [1895], 6, pp. 1-19, importante studio anatomopatologico, clinico e soprattutto microbiologico della malattia, con la descrizione del metodo introdotto dal M. per l'isolamento, la coltura e la riproduzione del criptococco individuato non molto tempo prima da S. Rivolta). Scrisse anche intorno alla presunta eziologia blastomicetica dei tumori (Note critiche e sperimentali intorno ai blastomiceti, in Il Nuovo Ercolani, I [1896], pp. 191-193, 209-213; I blastomiceti nella etiologia dei tumori maligni, ibid., II [1897], pp. 3-8, 19-24) e alla parassitologia (Anemia prodotta dall'anchiloblastoma duodenale nel cane, in La Riforma veterinaria, I [1898], pp. 5-11, 51-63).
Fondatore con P. Oreste e direttore della rivista La Riforma veterinaria, il M. vi pubblicò numerosi articoli di interesse vario (Disinfestazione coi vapori di formaldeide, ibid., I [1898], pp. 115-128; Trasmissione della tubercolosi per mezzo del latte di vacca, ibid., pp. 230-237; Ascite chilosa, ibid., pp. 451-456, 539-544; Le inoculazioni diagnostiche, ibid., pp. 548-555 e ibid., II [1899], pp. 15-35, 100-103; Le confraternite veterinarie, ibid., III [1900], pp. 99-102; Il veterinario moderno, ibid., pp. 208-215; A proposito degl'istituti d'igiene nelle scuole veterinarie tedesche, ibid., pp. 293-296; La facoltà veterinaria di Zurigo, ibid., IV [1901], pp. 183 s.) dedicati ad argomenti di patologia e clinica (Calcolosi dell'uretra del cavallo e rottura della vescica, ibid., III [1900], pp. 147-149; Calcolosi vescicale nel gatto, ibid., pp. 149 s.; Guarigione dalla morva, ibid., pp. 296-302; Immunità dei bovini contro la morva, ibid., pp. 455 s.; Anemia secondaria del cane e del maiale, ibid., IV [1901], pp. 3-26; Studi sulla cosiddetta "osteoporosi" del cavallo. Prima nota, ibid., pp. 51-81; Ittero e nefrite itterica del cane, ibid., pp. 99-122; Studi sulla cosiddetta "osteoporosi" del cavallo. Seconda nota, ibid., pp. 196-231; Il mercurismo nei bovini, ibid., pp. 560-575). Il M. dette inoltre alle stampe alcuni trattati molto apprezzati: Manuale di farmacologia e terapia comparate, ordinato in base dei recenti progressi della scienza, I-II, Napoli 1891-97; Semeiotica, ossia guida al diagnostico delle malattie interne degli animali domestici, ibid. 1899, in collab. con P. Oreste; I protozoi come causa di malattia dell'uomo e degli animali, ibid. 1901 (prima traduzione italiana dell'opera di G. Schneidemuhl).
Superato il relativo concorso, il 5 luglio 1902 il M. fu nominato professore straordinario di patologia speciale medica e clinica medica veterinaria, e direttore della clinica, nell'Università di Pisa, dove dal novembre dello stesso anno fu incaricato dell'insegnamento della giurisprudenza veterinaria. Ordinario dal 28 giugno 1906, il 12 luglio 1912 gli fu affidata la direzione della Scuola superiore di medicina veterinaria; nel dicembre 1934, quando la Scuola divenne facoltà universitaria, ne fu nominato preside.
Pubblicò ancora numerosi articoli riguardanti sia gli aspetti didattici e ordinativi della disciplina, per il cui assetto universitario propose un piano organico di istituzione di cattedre costitutive (Pel passaggio delle Scuole veterinarie alla dipendenza del ministero dell'Agricoltura, in La Riforma veterinaria, V [1902], pp. 243-255; Qualche osservazione sul "Regolamento di polizia veterinaria", in La Settimana veterinaria, I [1914], 21, pp. 1-6; L'Istituto zootecnico laziale, ibid., II [1915], 1, pp. 1-3; Il problema delle Scuole veterinarie in Italia, ibid., 2, pp. 9-11; 3, pp. 17-21; 4, pp. 25-28), sia temi di patologia, clinica, igiene e profilassi (Immunizzazione dei bovini contro la tubercolosi, in La Riforma veterinaria, V [1902], pp. 51-65; Sieroterapia delle infezioni dei maiali, ibid., pp. 99-101; La lotta contro la morva del cavallo, ibid., pp. 101-103; Tubercolosi, ibid., pp. 103-110; La peste aviaire des faisans, in Revue générale de médecine vétérinaire, II [1904], pp. 409-423, 456-481; La nephrite cronique mixte (mal de Bright) du cheval, ibid., IV [1906], pp. 345-360; Saccaromicosi nelle fosse nasali del cavallo simulante la morva, in Atti del R. Istituto d'incoraggiamento di Napoli, LVIII [1906], pp. 1-8; Dermatosi del cane prodotta da sporozoi, ibid., pp. 11-32; Appunti di critica al lavoro del prof. A. Bonomie. Patogenesi e trasmissibilità della morva chiusa, in Il Nuovo Ercolani, XI [1906], pp. 1-7, 21-31, 41-45, 61-65, 81-84; Profilassi della peste suina, in La Settimana veterinaria, I [1914], 2, pp. 1-3; Il carbonchio del maiale, ibid., 6, pp. 1-3; La profilassi di Stato contro l'afta epizootica, ibid., 9, pp. 1-3; Le carni congelate e l'economia nazionale, ibid., 17, pp. 1-3; Le conserve alimentari delle armate in guerra, ibid., II [1915], 17-18, pp. 129-131; La iniezione sottocongiuntivale di melleina per la diagnosi della morva, ibid., 46, pp. 265 s.; in collab. con F. De Gasperi: La coagglutinazione delle emazie e l'agglutinazione macroscopica dei tripanosomi nella diagnosi di morbo coitale maligno, in La Clinica veterinaria, XLIII [1921], pp. 1-4, e Sulla sierodiagnosi del morbo coitale maligno. La precipitazione, la fissazione del complemento e la reazione di Sachs e Georgi, ibid., pp. 257-263).
Del M. devono ancora essere ricordati importanti testi: Microbiologia generale e tecnica microbiologica, Milano 1905; Malattie infettive, ibid. 1913; Manuale di patologia speciale medica veterinaria. Malattie degli organi e malattie infettive. Con note di semeiotica, edito a Torino nel 1935 (e in seconda edizione con note e aggiunte a cura di G. Finzi, nel 1947), che gli valse l'encomio solenne dell'Accademia d'Italia.
Collocato a riposo il 3 ag. 1935, l'anno successivo il M. fu nominato professore emerito. Appartenne a importanti società scientifiche.
Ritiratosi a vivere presso la figlia Silvia, il M. morì a Roccaraso il 16 ag. 1940.
Dal matrimonio con la figlia di Oreste, Matilde, il M. aveva avuto due figli.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. centr. dello Stato, Ministero della Pubblica Istruzione, Direzione generale istruzione superiore, Fascicoli personali, ad nomen; necr., in Azione veterinaria, IX (1940), p. 387; in La Clinica veterinaria, LXIII (1940), p. 439; in La Nuova Veterinaria, XVIII (1940), p. 264; in Il Nuovo Ercolani, XLV (1940), pp. 255, 283-287; S. Paltrinieri, La medicina veterinaria in Italia dal XVIII al XX secolo, Milano-Varese 1947, pp. 56, 70, 74, 76, 80, 82, 84, 89 s., 95, 108, 127; V. Chiodi, Storia della veterinaria, Bologna 1981, p. 401.