GIULIETTI, Giuseppe Maria
Esploratore italiano, nato a Casteggio (Pavia) il 18 dicembre 1847. Partecipò con Garibaldi alla campagna del 1866 nel Trentino e si dedicò poi al commercio. La passione per i viaggi africani lo indusse a ottenere di essere aggregato alla spedizione che con S. Martini Bernardi e col conte Antonelli (v.) doveva raggiungere il marchese Antinori (v.) allo Scioa. Impedito di compiere il suo proposito, eseguì da solo la traversata del deserto da Zeila al Harar rilevandone accuratamente l'itinerario. Rimpatriato, fu l'anno dipoi inviato dal Rubattino ad Assab, ove rimase sino al giugno 1880 compiendovi varie escursioni nell'interno. Stabilito in Assab un regio commissariato, il G. ne fu nominato segretario con l'incarico di una missione presso l'Anfari dell'Aussa a fine di aprire una via attraverso quel territorio per raggiungere lo Scioa. La missione non poté aver luogo; ma il G., desideroso in ogni modo di compiere una ricognizione nell'interno, ottenuta una scorta di 10 marinai al comando del tenente Biglieri, cui si unirono altri due Italiani, partiva il 10 aprile 1881: compiuto un lungo giro, la piccola spedizione fece capo a Beilul, da dove, rifornitasi di viveri, s'inoltrava verso la valle del Gualima. Nulla più si seppe della sua sorte e solo dopo varî giorni si apprese che nella notte del 25 maggio tutti i suoi componenti erano stati massacrati. Il governo italiano sollecitò dall'Egitto, che aveva esteso la sua sovranità su Beilul, un'inchiesta che non diede alcun risultato. Solo nel 1929 il barone R. Franchetti nel suo viaggio attraverso la Dancalia riuscì a pervenire nel luogo stesso dell'eccidio, ad apprenderne da un testimone superstite i particolari e ad esumare i resti delle vittime che furono riportati in Italia. Il Franchetti volle battezzare dal nome del G. il Lago Afrera, prossimo al luogo dell'eccidio (v. dancalia).
Bibl.: M. Baratta, G. M. G., 1847-1881, Pavia 1927.