BERTINI, Giuseppe Maria Saverio
Nacque a Firenze il 10 marzo dei 1695, da Anton Francesco e da Teresa Ghini. Compiuti i primi studi di umanità e retorica presso il collegio dei gesuiti di Firenze, nel 1711 si recò nell'ateneo pisano per studiare medicina; sotto la guida di illustri maestri, quali G. Grandi per la matematica, G. Zambeccari per l'anatomia, P. Giannetti per le istituzioni di medicina pratica, progredì rapidamente negli studí intrapresi, tanto che nel febbraio 1713 poté sostenere, nella chiesa dell'ospedale di S. Maria Nuova, un pubblico contradditorio su alcune tesi di argomento medico. In esse, pubblicate a Firenze nel 1713 col titolo Theses e saniori medendi methodo…,e dedicate al granduca Cosimo III, il B. trattò dello stato morboso in genere, della febbre, del salasso, dell'uso di alcuni medicamenti, di particolari malattie come la polmonite, la pleurite, ecc. Lo stesso granduca gli concesse di poter conseguire la laurea dopo soli tre anni di studio, e il B., trascorso un armo di pratica presso l'ospedale di S. Maria Nuova, s'immatricolò nell'Arte dei medici e degli speziali il 27 apr. 1715. Acquistò ben presto una buona reputazione sia per il valente esercizio della professione medica, sia per i suoi studi naturalistici e medici; membro di varie società scientifiche, tra le quali la Società botanica e la Società colombaria, fu autore di vari scritti di argomento medico-scientifico, tra i quali il più noto fu Dell'uso esterno e interno del mercurio (Firenze 1744).
In tale opera il B., che pure inizialmente era stato contrario all'uso del mercurio in terapia, sostenne l'utilità di tale farmaco specialmente nella cura della lue venerea, definendo errata la concezione, allora preminente tra gli allievi della scuola di F. Redi, secondo la quale l'uso dei mercurio si dovesse ritenere comunque sconsigliabile per i gravi effetti tossici da esso derivanti.
L'opera del B., pubblicata anche in altre edizioni, fu tradotta in latino dell'edizione di Venezia dei 1760 dei De morbis venereis di J. Astruc (pp. 455-469). Il B. morì a Firenze il 12 apr. 1756.
Bibl.: Ch. Girtanner, Trattato sopra le malattie veneree, Venezia 1802, IV, p. 593; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, V, Napoli 1848, pp. 669, 804; A. Corsini, G. M. S. B., in Gliscienziati italiani…, a c. di A. Mieli, I, Roma 1923, pp. 156-160; A. Pazzini, Storia della medicina, 1, Milano 1947, p. 712; A. Botto Micca, Attraverso i centenari medici: 1956, in Minerva medica, XLVII(1956), p. 13; Nouvelle biogr. univ., V, Paris 1853, p. 741; A. Hirsch, Biographisches Lexikon der hervorragenden Aerzte…, München-Berlin 1962, p. 505; Encicl. Italiana, XXXI, pp. 733, 736, sub voce Sifilide; Encicl. Medica Italiana, VI, col. 569, sub voce Mercurio.