OLIVI, Giuseppe
Naturalista, nato a Chioggia il 19 marzo 1769, morto a Padova il 25 agosto 1795. Studiò nella città natale, sotto la guida di Francesco e di Giuseppe Fabris. Vestì l'abito ecclesiastico, senza però pronunciare i voti. Nel 1790 si recò a Padova, dove fu fatto socio di quell'Accademia, e membro della Società italiana delle scienze detta dei XL.
Parecchie sono le memorie su argomenti di chimica, di mineralogia, di botanica, di agraria, pubblicate negli atti di diverse accademie, che gli valsero meritata fama, e la nomina, giuntagli in punto di morte, a consultore al magistrato dei beni inculti del governo veneto. Ma l'opera che lo rese celebre e ne raccomandò la memoria ai posteri fu la Zoologia adriatica, ossia catalogo ragionato degli animali del golfo e delle lagune di Venezia (Bassano 1792), con la quale precorre non soltanto gli studî di faunistica e di biologia marina, ma anche le ricerche biometriche. Gli studî sull'accrescimento del granchio e delle conchiglie contenuti in tale opera (Saggio sulla proporzionalità trovata nell'accrescimento dei granchi, delle conchiglie e dei pesci; ristampato da M. Boldrini, Biometrica, Padova 1928) dimostrano l'acume e l'originalità dell'osservatore, e furono compresi e continuati soltanto in epoca recente (ricerche sull'accrescimento relativo degli organi, di J. S. Huxley, G. Teissier, ecc.).
Bibl.: L. Pigorini, Un precursore veneto degli studi di biometria, l'abate G. O., in L'Ateneo veneto, XLVII (1925).