Uomo politico (Ravenna 1815 - ivi 1876). Amico di Pio IX, fece parte della Consulta di stato (1847), e fu nominato (1848) ministro del Commercio, agricoltura e belle arti. Avvenuta la restaurazione dell'assolutismo pontificio, visse per lo più a Firenze, e in occasione del viaggio di Pio IX nelle Romagne (1857) tentò invano d'indurre il papa a ritornare sulla via delle riforme. Gonfaloniere di Ravenna (1857-59), ebbe gran parte nel preparare l'annessione della Romagna al regno di Vittorio Emanuele II. Senatore dal 1860, governatore di Milano (1860), prefetto di Torino (1862), fu ministro degli Esteri nel gabinetto Farini (1862-63). Tornato alla prefettura di Torino (1864-65), fu commissario a Venezia dopo la guerra del 1866; nel 1876 fu per pochi giorni presidente del senato.