PASQUALE, Giuseppe
Pugile dilettante e poi arbitro di boxe alle Olimpiadi di Londra del 1948, fu prima consigliere poi vicepresidente della Spal di Ferrara, contribuendo alla sua promozione in serie A nel 1951. Entrò nel Consiglio della Lega Professionisti nel 1952 e, dopo aver rivestito varie cariche (vicepresidente nel 1954, capo della Commissione tecnica della nazionale dal 1954 al 1958), ne fu presidente dal 1958 al 1961, per divenire poi, dal 1961 al 1967, presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, oltre che vicepresidente del CONI dal 1965 al 1967. Nel 1967 lasciò la Federcalcio e lo sport per dedicarsi ad attività imprenditoriali nell'editoria, nel cinema, nelle assicurazioni e in una fabbrica di fucili. Personaggio ricco di idee, di talento e di fantasia, ebbe pochissima fortuna quale dirigente sul fronte del calcio giocato e grande importanza invece sul piano della politica calcistica. Come capo della Commissione tecnica della nazionale fallì la qualificazione ai Mondiali del 1958 e come presidente della Federcalcio vide l'Italia clamorosamente eliminata ai Mondiali del Cile del 1962 e in quelli inglesi del 1966. Tuttavia sotto la sua guida furono prese iniziative decisive per il rilancio del calcio italiano: la ristrutturazione della serie A a 16 squadre, la trasformazione dei club calcistici in società per azioni senza fine di lucro, la chiusura delle frontiere a tecnici e calciatori stranieri, misura protezionistica che contribuì al titolo europeo dell'Italia nel 1968 e al secondo posto nei Mondiali di Messico 1970.