RADICIOTTI, Giuseppe
RADICIOTTI, Giuseppe. – Nacque a Jesi il 25 gennaio 1858 da Luigi, commerciante, e da Celeste Faini di nobile famiglia, ultimo di quattro figli.
Con lo zio Giovanni Faini, maestro di cappella, iniziò gli studi musicali, proseguiti a Roma sotto Pietro Baffo e Filippo Puccinelli al liceo annesso all’Accademia di S. Cecilia. Laureatosi all’Università di Roma in lettere e filosofia, fu incaricato stabilmente di vari insegnamenti al ginnasio e liceo di Tivoli, svolti tra il 1881 e il 1924. Nel 1885 sposò Elvira Guglielmi (parente dell’amico musicista Filippo Guglielmi), da cui ebbe due figlie, Livia e Amina.
In parallelo all’insegnamento condusse un’intensa attività di ricerca, documentata da oltre cento pubblicazioni (alcune apparse o recensite su riviste in lingua francese e tedesca) che lo qualificano tra i più ragguardevoli esponenti della musicologia italiana coeva, accanto a Francesco Florimo, Gaetano Gaspari, Oscar Chilesotti, Luigi Torchi e Alberto Cametti, al quale fu legato da passione professionale e personale amicizia. La meticolosa ricerca di materiali, l’esemplare esattezza nel riferire dati documentari, la puntuale citazione delle fonti, furono subito riconosciuti come capisaldi del suo rigoroso approccio metodologico di stampo positivista (cfr. De Angelis, 1918; Schmidl, 1929; Surian, in Gironacci-Salvarani, 1993).
La musica nelle Marche (in La Favilla, 1888, pp. 74-78, 171 s., 373-375) tracciò la via di una ricerca che durò poi una vita. A parte sporadici saggi riguardanti Richard Wagner, i tiburtini Giovanni Maria Nanino e Francesco Manelli, il cepranese Filippo Guglielmi, l’interesse di Radiciotti si concentrò in prevalenza sulla storia musicale delle Marche – teatri, cappelle musicali, compositori, strumentisti, cantanti, fabbricanti di strumenti – facendo a mano a mano emergere la ricca civiltà musicale della regione, a quel tempo sconosciuta o sottovalutata.
Esemplare in tal senso la polemica (1905, 1908) nei confronti di Cesare Lombroso (L’uomo di genio in rapporto alla psichiatria, alla storia e all’estetica, Torino 1894, pp. 174, 177, 181), che aveva classificato le Marche tra le regioni d’Italia più povere di ‘genio musicale’.
Delle proprie ricerche diede conto in articoli editi in vari periodici locali, tra i quali La cronaca musicale (Il primo spettacolo dato nel pubblico teatro di Pesaro, II (1897), 3, pp. 69-76; Per Girolamo Crescentini, ibid., 12, pp. 489-496; sul violinista pesarese Pasqualino Bini, V (1900), 10-11, pp. 153-157; La musica in Pesaro, X (1906), 2, pp. 21-28, 46-49; Elenco delle opere di Lauro Rossi, XIV (1910), 10, pp. 156-160; La cappella musicale del Duomo di Pesaro, XVIII (1914), 3, pp. 41-48, 65-75; ecc.), la Rivista marchigiana illustrata (sulla cantante Angelica Catalani, I (1906), pp. 193-196; La cappella musicale di Loreto, IV (1907), pp. 145-149; Per il centenario della prima della “Vestale” di G. Spontini, ibid., pp. 369-374), la Rassegna marchigiana per le arti figurative, le bellezze naturali, la musica (Ancora di Pietro Pace, I (1922), pp. 61 s.; Musicisti marchigiani dal sec. XVI al XIX, III (1924-1925), pp. 134-138, 220-225; La prima rappresentazione della “Vestale” di Gaspare Spontini a Parigi, II (1923-1924), pp. 57-66; Domenico Alaleona, VIII (1929-1930), pp. 196-202; ecc.).
Instancabilmente Radiciotti setacciò biblioteche e archivi pubblici, privati ed ecclesiastici: in tal modo poté pubblicare non solo notizie su artisti prima ignoti, ma anche una nutrita serie di Aggiunte e correzioni ai dizionari biografici dei musicisti in Sammelbände der Internationalen Musikgesellschaft, XIV-XV (1912-1914), e in La critica musicale, I-V (1918-1922).
Questi e altri articoli dedicati a musicisti minori sono anticipazioni dei risultati di un progetto di ricerca, iniziato nel 1888, che mirava alla compilazione di un Dizionario bio-bibliografico dei musicisti marchigiani più significativi (compresi coloro che, pur non essendo nati nelle Marche, nella regione avevano lavorato). La pubblicazione, annunciata per il 1893, non fu però realizzata: i copiosi appunti accumulati per il Dizionario furono arricchiti dallo storico maceratese Giovanni Spadoni, che tentò di ultimare l’impresa, scomparendo anch’egli prima di riuscirvi (il materiale è conservato nella Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata: oltre 6000 carte relative a 2368 nomi; cfr. Gironacci - Salvarani, 1993).
La monografia Giovanni Battista Pergolesi: vita, opere ed influenza su l’arte, la prima delle tre ampie biografie ‘marchigiane’ cui Radiciotti lavorò, uscì a Roma nel 1910 (riedita con integrazioni nel 1920) e rimase a lungo lo studio più attendibile e documentato sul compositore iesino. Hermann Abert, recensendola nella Zeitschrift der Internationalen Musikgesellschaft (XII (1910-1911), pp. 199-201), ne auspicò la traduzione in tedesco, apparsa solo nel 1954 a Zurigo. Gli studi su Gioacchino Rossini – Radiciotti dedicò al pesarese 27 pubblicazioni disseminate in numerosi periodici a partire dal 1906 – trovarono una prima ampia sintesi in Rossini et son école, per l’Encyclopédie de la musique di Albert Lavignac (Paris 1913, pp. 835-857), cui seguì Gioachino Rossini: vita documentata, opere ed influenza nell’arte, pubblicata a Tivoli in tre lussuosi volumi tra il 1927 e il 1928, con il sostegno di Amicare Zanella, direttore del liceo musicale di Pesaro. Questo lavoro monumentale – senz’altro il suo maggiore – è tuttora un punto di riferimento irrinunciabile nella bibliografia rossiniana, superato (in parte) solo dalla messe di specifici studi condotti nell’ambito della cosiddetta Rossini renaissance dagli anni Settanta del Novecento.
La morte, sopravvenuta a Tivoli il 4 aprile 1931, impedì che il progettato analogo lavoro su Gaspare Luigi Pacifico Spontini, cui Radiciotti si era dedicato totalmente negli ultimi anni, potesse estendersi oltre i primi paragrafi; postumo uscì il commento a 11 lettere del compositore conservate nella Staatsbibliothek di Berlino (1932).
La sporadica attività compositiva di Radiciotti (inni, melodie per canto e pianoforte o orchestra) è documentata da alcune pubblicazioni e soprattutto dai manoscritti conservati a Tivoli (Archivio privato Vergelli e Archivio del Duomo).
Tra le pubblicazioni non ancora citate si ricordano: Il sistema wagneriano, in Gazzetta italiana, I (1883), 23-24, pp. 179-182, 267-289; Brevissimi cenni su lo stato dell’arte musicale nelle Marche durante il secolo XVI. Musica teorica e pratica, in Strenna marchigiana, II (1891), pp. 142-156; Lettere inedite di celebri musicisti, annotate e precedute dalle biografie di Pietro, Giovanni e Rosa Morandi, a cui sono dirette, Milano 1892; Teatro, musica e musicisti in Senigallia, Milano 1893; Contributi alla storia del teatro e della musica in Urbino, Pesaro 1899; La cappella musicale del Duomo di Recanati, in Le Marche illustrate nella storia nelle lettere nelle arti, I (1902), pp. 185-188; Il teatro e la cultura musicale in Roma nel secondo quarto del secolo XIX, in Rivista d’Italia, VII (1904), pp. 262-292; Il genio musicale dei Marchigiani ed un giudizio del prof. Lombroso, in L’Esposizione marchigiana, III (1905), p. 1; Musicisti marchigiani alla Corte di Sassonia, ibid., pp. 74 s., 99 s.; Teatro, musica e musicisti in Recanati, Recanati 1905; L’arte musicale in Tivoli nei secoli XVI, XVII e XVIII, Tivoli 1907, 19212; I musicisti marchigiani dal sec. XVI al XIX, in Miscellanea per le nozze Croccioni-Ruscelloni, Roma 1908, pp. 123-134; Elenco delle opere di Lauro Rossi, Macerata 1910; Due musicisti spagnoli del secolo XVI in relazione con la corte di Urbino, in Al Maestro Pedrell: escritos heortásticos, Tortosa 1911, pp. 225-232; Commemorazione di Giovanni Maria Nanino, in La Rinascita musicale, III (1911), 2, pp. 8-17; Cenni biografici di musicisti ascolani, in Le torri, I (1925), 3, pp. 2-4; Spontini a Berlino, in Il Pianoforte, IV (1925), pp. 1-6, 49-53, 77-82; Aneddoti rossiniani autentici raccolti da Giuseppe Radiciotti, Roma 1929; Lettere inedite di G. Spontini, in Note d’archivio per la Storia musicale, IX (1932), pp. 23-40.
Fonti e Bibl.: A. De Angelis, L’Italia musicale di oggi. Dizionario dei musicisti, Roma 1918, 19222, pp. 402-404; C. Schmidl, Dizionario universale dei musicisti, II, Milano 1929, p. 333; Supplemento, Milano 1938, p. 637; Hugo Riemanns Musiklexikon, a cura di A. Einstein, II, Berlin 1929, p. 1459; G. Tani, In memoria di G. R., in Atti e memorie della Società tiburtina di storia ed arte, XI-XII (1931-1932), pp. 5-45; S. Simonetti, in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, X, Kassel 1962, coll. 1853 s.; U. Gironacci - M. Salvarani, Guida al “Dizionario dei musicisti marchigiani” di G. R. e Giovanni Spadoni, [Ancona] 1993, con Introduzione di E. Surian (pp. 9-11), saggi di P. Ciarlantini (Profilo biografico di G. R., pp. 13-26) e M. Mancini (Bibliografia degli scritti di G. R., pp. 27-52); C. Gianturco, in The new Grove dictionary of music and musicians, XX, London-New York 2001, pp. 727 s.; A. Caroccia, L’aurora della musicologia italiana: ‘La rinascita musicale’, in Rivista italiana di musicologia, XLIII-XLV (2008-2010), pp. 337-379; M. Pastori, G. R. insegnante e musicologo, in Liceo classico Amedeo di Savoia-Tivoli. Annali 2013, XXVI (2013), 26, pp. 25-56 (con elenco delle pubblicazioni).