RUGGI, Giuseppe
Chirurgo, nato a Bologna l'11 giugno 1844, ivi morto il 14 marzo 1925. Si laureò a Bologna nel 1868, ed ebbe maestri di chirurgia P. Landi, F. Rizzoli e P. Loreta. Assisstente, primario sostituto e poi primario al ricovero fino al 18 poi primario all'Ospedale maggiore di Bologna dal 1877. Nel 1894 professore incaricato di clinica chirurgica a Modena, straordinario nel 1895, ordinario nel 1897. Fu nel 1906 chiamato per concorso alla stessa cattedra nell'università di Bologna e la tenne fino al 1919, alla quale data lasciò l'insegnamento per limiti di età.
La sua operosità scientifica e chirurgica è stata assai notevole (140 pubblicazioni). Fu dei primi in Italia a eseguire le più importanti operazioni, quali le laparatomie e le grandi resezioni articolari. Fu pure fra i primissimi a volgarizzare il metodo di J. Lister, ottenendo risultati operatorî dei più lusinghieri. Si debbono a lui varî metodi operativi: il metodo inguinale per la cura radicale dell'ernia crurale (1892); un processo originale di isterectomia vaginale, ideato nel 1885; il taglio vulvo-vagino-laterale a sinistra (1885); la resezione ovarica e l'ovariectomia per via vaginale (1894); la cura radicale per via vaginale del prolasso dell'utero; l'idea e il metodo della cura endoaddominale della retroversione e della retroflessione uterina con la isteropessi addominale (1886); un metodo di resezione toracica nella cura dell'empiema cronico (1884) analogo a quello che sei anni dopo fu descritto dallo Schede; il taglio trasversale dell'addome (1890), ideato a proposito dell'estirpazione di un carcinoma primitivo del pancreas e poi applicato anche alla chirurgia della milza e del rene. Classica la sua resezione di metri 3,30 di intestino tenue eseguita in un fanciullo di 8 anni per stenosi multiple cicatriziali post-traumatiche (1896); l'operato fu ancora presentato in ottima salute nel 1916 all'Accademia delle scienze di Bologna. Notevolissimi, anche per la priorità, i suoi studî sulla simpatectomia al collo e all'addome (1899), culminanti nel metodo di simpatectomia addominale utero-ovarica come mezzo di cura di alcune lesioni interne degli organi genitali della donna. Sono ancora da citare un metodo di nefropessi lombare, un metodo per la cura del varicocele, un metodo di emiprostatectomia perineale nella cura dell'ipertrofia prostatica, la laringostomia nelle stenosi laringee (1899), una particolare foggia di drenaggio nelle artrotomie e resezioni del ginocchio, ecc.
Scrisse: Lezioni di chirurgia, Bologna 1901; Ricordi della mia vita, ivi 1924, ecc.