Saitta, Giuseppe
Filosofo e storico italiano della filosofia (Gagliano Castelferrato, Enna, 1881 - Bologna 1965). Dopo aver insegnato nelle univv. di Firenze, Cagliari e Pisa, tenne prima la cattedra di filosofia morale e poi quella di filosofia teoretica nell’univ. di Bologna. Il suo pensiero, ispirato all’attualismo di Gentile, di cui fu allievo a Palermo, tende a fondare un «reale umanismo» immanentistico, ponendo un’antinomia fra ragione umana liberatrice e religione dogmatica (Lo spirito come eticità, 1921; La personalità umana e la nuova coscienza illuministica, 1938; La libertà umana e l’esistenza, 1940; Il problema di Dio e la filosofia dell’immanenza, 1953). Le sue opere principali sono tuttavia quelle di storia della filosofia, tra cui vanno menzionate: La filosofia di M. Ficino (1923); Filosofia italiana e Umanesimo (1928); La teoria dell’amore e l’educazione del Rinascimento (1947); Il pensiero italiano nell’Umanesimo e nel Rinascimento (3 voll., 1949-51); N. Cusano e l’Umanesimo italiano (1957).