Saracco, Giuseppe
Uomo politico (Bistagno, Alessandria, 1821 - ivi 1907). Avvocato, fu eletto deputato al Parlamento subalpino dal 1851 nelle file del centro-sinistra e poi al Parlamento italiano fino al 1865, anno in cui fu nominato senatore. Esperto di questioni economiche e finanziarie, fu segretario generale ai Lavori pubblici nel 1862 e alle Finanze nel 1864. Dal 1887 al 1889 e poi dal 1893 al 1896 fu ministro dei Lavori pubblici prima con Depretis e poi con Crispi. Presidente del Senato dal 1898, nel giugno del 1900 assunse la guida del governo, inaugurando una politica equilibrata, volta a ristabilire un clima di distensione e di normalità, nel difficile momento della crisi di fine secolo. Il nuovo indirizzo venne mantenuto anche dopo l’assassinio del re Umberto I, avvenuto nel luglio 1900. Dimessosi nel 1901, dopo il voto di censura della Camera all’operato del suo governo, giudicato troppo debole e incerto in occasione di uno sciopero generale dei lavoratori di Genova, assunse nuovamente la presidenza del Senato, incarico che mantenne fino al 1904.