Uomo politico (Torino 1898 - Roma 1988). Militante socialista dal 1922 e membro della direzione del PSU dal 1925, per il suo antifascismo fu costretto ad abbandonare l'Italia e a stabilirsi a Vienna (1926), dove si avvicinò alle posizioni dei principali esponenti dell'austro-marxismo. Trasferitosi in Francia (1929), lavorò con P. Nenni alla riunificazione delle forze socialiste e nel 1930 entrò a far parte della direzione del PSI. Tornato in Italia nel 1943, fu nella Resistenza a Roma. Ministro senza portafoglio per il PSIUP (1944) e ambasciatore a Parigi (1945-46), ricoprì poi la carica di presidente dell'Assemblea costituente (1946-47). Nel 1947 ebbe un ruolo di primo piano nella scissione dal PSIUP della corrente socialdemocratica che diede vita al Partito socialista dei lavoratori italiani, poi Partito socialista democratico italiano. Segretario del PSDI (1951-54; 1957-63), ricoprì numerosi incarichi di governo: vicepresidente del Consiglio (1947-49; 1954-57), ministro della Marina mercantile (1948-49) e ministro degli Esteri (1963-64). Eletto presidente della Repubblica (1964) con l'appoggio delle forze di centrosinistra, S. vide con favore l'unificazione (1966-69) del PSI e del PSDI, da lui lungamente caldeggiata. Senatore a vita al termine del suo mandato (1971), tornò all'attività politica in seno al PSDI, di cui fu presidente dal 1975 e, per breve tempo, di nuovo segretario (1976).