SARAGAT, Giuseppe (App. II, 11, p. 787)
Eletto deputato nel 1948, fu rieletto in tutte le successive legislature. Nel quinto gabinetto De Gasperi ricoprì la carica di vice presidente e ministro della Marina mercantile. Nel novembre 1949 si dimise dal governo per riassumere la segreteria del Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI), che mantenne ininterrottamente fino al 1954, quando tornò al governo come vice presidente nel gabinetto Scelba e nel primo governo Segni. Segretario del PSDI (1957-64), nel giugno 1963 divenne presidente della commissione Esteri della Camera. Ministro degli Esteri nel primo e nel secondo governo Moro (1963-1966), mantenne tale carica fino al 28 dicembre 1964, quando fu eletto presidente della Repubblica. Scaduto il mandato presidenziale il 28 dicembre 1971, entrò a far parte del Senato e riprese la politica attiva nel PSDI, dando vita a una corrente di opposizione alla segreteria Tanassi. Dopo il parziale insuccesso del partito nelle amministrative del giugno 1975 è tornato ai vertici della direzione politica, attenuando l'atteggiamento polemico del PSDI nei confronti del Partito socialista italiano. La crisi di consenso che investì le forze laiche minori, e quindi anche il PSDI, non fu frenata dalla presenza di S. né dai mutamenti avvenuti ai vertici della segreteria con la sostituzione di Tanassi da parte di Romita, e poi di Longo; il partito, che aveva visto falcidiata la propria forza in Parlamento nelle consultazioni elettorali anticipate del 1976, ha superato del tutto la crisi col successo nelle elezioni del 1979. Tra le sue pubblicazioni si ricorda Antifascismo, democrazia, socialismo. Pagine attuali degli anni dell'esilio (Roma 1951).