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SCIUTI, Giuseppe

di Palma Bucarelli - Enciclopedia Italiana (1936)
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SCIUTI, Giuseppe

Palma Bucarelli

Pittore, nato a Zafferana Etnea il 26 febbraio 1834, morto in Roma il 13 marzo 1911. Appena quindicenne si recò a Catania a studiarvi pittura dapprima sotto la guida dello scenografo De Stefani, poi del ritrattista Gandolfo; solo molto più tardi poté perfezionarsi a Firenze, dove dipinse, tra l'altro, la Vedova e La tradita, quadri che, esposti a Catania, furono acquistati da quel municipio. Visse qualche tempo a Napoli dove esordì alle mostre della Promotrice con Tentazione, la quale opera lo rese noto e apprezzato. Da allora espose con successo a Napoli, Genova, Parma, Milano, dove il suo Pindaro che esalta un vincitore ai giuochi olimpici fu acquistato dal Ministero dell'istruzione pubblica e donato all'accademia di Brera. Nel 1875 si stabilì a Roma, dedicandosi soprattutto ai quadri storici che prediligeva perché gli permettevano di comporre quelle ampie scenografie cui era stato educato il suo gusto alla scuola del De Stefani. Ricordiamo come i più caratteristici I funerali di Timoleone (Palermo, Gall. d'arte moderna) e Restauratio Aerarii (Roma, Gall. naz. dd'arte moderna; v. Sicilia, tav. f. t.). Eseguì anche vaste opere di decorazione tra cui notevoli gli affreschi della sala del consiglio provinciale di Sassari.

L. Callari, Storia dell'arte contemp. ital., Roma 1909, pagg. 289-90; A. Colasanti, La Gall. Naz. d'arte mod. in Roma, Roma s. a., p. 196; A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, p. 659.

Vedi anche
Zafferana Etnea Comune della prov. di Catania (76,1 km2 con 9051 ab. nel 2008, detti Zafferanesi). Il centro è posto sulle pendici orientali dell’Etna, a 574 m s.l.m. Stazione climatica. Vasta, Pietro Paolo Pittore (Acireale 1697 - ivi 1760), allievo a Roma di L. Garzi; dipinse affreschi nella cattedrale di Acireale e in altre chiese della stessa città. Anche il figlio Alessandro (Roma 1730 - Acireale 1783) fu pittore. Vigo, Lionardo Letterato (Acireale 1799 - ivi 1879), deputato al parlamento siciliano del 1848-49. La sua raccolta di Canti popolari siciliani (1857; 2a ed., col titolo di Raccolta amplissima, 1874), fu fondatamente accusata di accogliere anche canti apocrifi ed erronee o false indicazioni topografiche. Vigo, Lionardo ... Novèlli, Pietro, detto il Monrealese Novèlli, Pietro, detto il Monrealese. - Pittore (Monreale 1603 - Palermo 1647). Allievo del padre, Pietro Antonio, frescante e mosaicista, e in parte influenzato da F. Paladino, si orientò presto (Annunciazione e Pentecoste della Gall. naz. di Palermo) verso A. van Dyck, che fu a Palermo tra il 1622 ...
Altri risultati per SCIUTI, Giuseppe
  • SCIUTI, Giuseppe
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 91 (2018)
    Alessandra Imbellone ‒ Nacque a Zafferana Etnea, Catania, il 26 febbraio 1834, da Salvatore Sciuto Russo, «aromatario» ossia farmacista, e da Caterina Costa, di Acireale (atto di nascita in Iozzia, 2001, p. 64; l’artista si fece poi cambiare il cognome da Sciuto in Sciuti; Sciuti, 1938, p. 9 nota 1). ...
  • Sciuti, Giuseppe
    Enciclopedia on line
    Pittore (Zafferana Etnea 1834 - Roma 1911). Studiò a Catania e si perfezionò più tardi a Firenze e a Napoli; dal 1875 visse a Roma. Ebbe successo per i suoi dipinti di soggetto storico, di tono accademico: I funerali di Timoleone (1876, Palermo, Gall. d'arte mod.), Restauratio aerarii (Roma, Gall. naz. ...
Vocabolario
sci
sci (ant. ski e schi) s. m. [dal norv. ski 〈šìi〉]. – 1. a. Ciascuno dei due attrezzi usati per scivolare sulla neve, formati da una lunga assicella elastica, un tempo di legno, oggi per lo più di metallo e materiale sintetico leggero e...
scïare²
sciare2 scïare2 (ant. schïare, skïare) v. intr. [der. di sci] (io scìo, ecc.; aus. avere). – Andare, procedere sugli sci; percorrere con gli sci tratti di terreno coperti di neve; praticare lo sport dello sci: saper sc., imparare a sc.;...
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