SEPPILLI, Giuseppe
SEPPILLI, Giuseppe. – Nacque ad Ancona il 10 dicembre 1851 da Michele e da Giuditta Beer.
Di famiglia ebraica (ad Ancona risiedeva una vecchia comunità di ebrei sefarditi), nel 1877 si laureò in medicina a Bologna, alla scuola del noto clinico Augusto Murri, e fu fra gli allievi di Augusto Tamburini. Lavorò a lungo presso il frenocomio S. Lazzaro di Reggio Emilia, e fu uno dei redattori più attivi della Rivista sperimentale di freniatria, da Tamburini fondata e diretta.
Di Seppilli, Giuseppe Natalucci (1934) scrisse: «Egli appartiene alla schiera valorosa di quegli infaticabili ricercatori del vero, che usciti dalla magnifica officina del Manicomio di Reggio Emilia, creata dal Tamburini, portarono un largo e fondamentale contributo al rinnovarsi in Italia degli studi neurologici e psichiatrici sulla scorta dell’indagine clinica, dell’esperimento, delle conoscenze positive e del rigoroso metodo scientifico, e bandirono i concetti informatori della nuova assistenza psichiatrica» (p. 8).
La sua attività clinica fu saldamente strutturata sul piano metodologico ed epistemologico, e sempre strettamente collegata alla ricerca sperimentale: egli, infatti, come Luigi Luciani, aveva frequentato il laboratorio dell’istituto di fisiologia fondato a Lipsia da Karl Ludwig, e aveva anche collaborato per un certo periodo con Camillo Golgi. Negli anni in cui operò come medico del manicomio di Reggio, prese parte alle ricerche sperimentali sulla localizzazione delle funzioni cerebrali avviate a Reggio Emilia da Luciani e Tamburini, corredando sistematicamente ciascun nuovo dato acquisito sperimentalmente da Luciani con un riscontro clinico sulla fisiopatologia cerebrale.
Nel 1884 fu chiamato come direttore (‘medico-capo’) al manicomio di Imola; quindi, dal 1894 e per trentatré anni, fu il direttore del nuovo manicomio di Brescia che egli stesso aveva contribuito a far nascere, presiedendo alla sua costruzione con salda competenza tecnica e facendone una struttura di eccellenza (Enciclopedia bresciana di Antonio Fappani, Fondazione Opera diocesana San Francesco di Sales, Brescia, www.enciclopediabresciana.it).
Come direttore del manicomio, Seppilli fu molto attento ai rapporti con il territorio e la società, e coordinò personalmente frequenti visite guidate al nosocomio («dotato di un immenso giardino ombroso e fragrante, in cui, su due linee laterali, sorgono dodici graziose villette (i padiglioni dei comparti) dotate del confort che meglio s’addica ad ospiti degni di rispetto e pietà; e come i malati vi si trovino sotto ogni riguardo a perfetto loro agio, così che il mal noto e calunniato ricovero, vi appare il soggiorno più confacente a tante lagrimevoli infermità mentali, curabili ed incurabili» (Una visita al manicomio di Brescia, in La Provincia di Brescia, 2 agosto 1910). La sua opera di direzione e organizzazione fu caratterizzata anche da una particolare cura nella formazione del personale. A Brescia Seppilli fondò una Lega antialcolica e ne fu per anni il presidente.
In suo onore è stato eretto un busto all’interno dell’ospedale psichiatrico e nel 2009 la Azienda sanitaria locale di Brescia ha dedicato alla sua memoria una residenza sanitaria per disabili (RSD Giuseppe Seppilli).
Partecipò alla prima guerra mondiale come volontario assistendo in qualità di ufficiale medico le truppe nelle zone di combattimento. Lasciata nel 1926 la direzione dell’ospedale provinciale di Brescia, si ritirò a Milano con due dei suoi tre figli (Anna Maria e Alberto, mentre il primogenito Arrigo rimase a Brescia), dove diresse un ambulatorio di profilassi delle malattie mentali, preferendo all’insegnamento accademico «l’apostolato del Manicomio» (Natalucci, 1934, p. 11).
A Milano morì l’11 febbraio 1939, un anno dopo aver richiesto al governo, nel novembre del 1938, il riconoscimento dello status di ‘perseguitato’ per sé e per i suoi figli; la richiesta non ebbe però risposta, pur avendo i figli inviato una seconda petizione ricordando i molti servigi resi dal padre alla patria (Fiamberti, 1954, p. 1189).
In ambito neurologico e psichiatrico, si occupò di problemi diversi, dalla sordità verbale all’epilessia corticale, dalla ‘emiatrofia’ ai tumori cerebrali e ai ‘parassiti del cervello’, spaziando inoltre nei campi della fisiologia e patologia del gran simpatico, dell’isterismo e della suggestione ipnotica; su questi temi pubblicò diversi contributi, in Italia e all’estero.
Fu autore di importanti lavori molto noti nel campo della neuropsichiatria e di numerose recensioni critiche delle pubblicazioni più recenti di autori quali Hermann Munk, Moritz Schiff, Paul-Pierre Broca, David Ferrier e Gerald Francis Yeo.
Opere. Pubblicò molti articoli sulla Rivista sperimentale di freniatria, fra i quali si ricordano: Contributo allo studio della sifilide cerebrale, III (1877), p. 410; La fisiologia e patologia del gran simpatico, IV (1878), p. 388; Gli studi recenti sul così detto magnetismo animale, VI (1880), p. 337, VII (1881), pp. 106, 308; Sulle modificazioni sperimentali della sensibilità e sulle teorie relative, VI (1880), pp. 107-125 (con G. Buccola); Ricerche sul sangue negli alienati, VIII (1882), p. 21; Delle nuove ricerche sull’Ipnotismo, ibid., p. 123; Del grande isterismo od istero-epilessia nell’uomo, ibid., p. 490; Ricerche sul sangue negli alienati, X (1884), p. 73; La sordità verbale o afasia sensoriale, studio clinico e anatomo-patologico, ibid., p. 94; L’epilessia corticale, ibid., p. 136; Fenomeni di suggestione nel sonno ipnotico e nella veglia, XI (1885), p. 325; Studio anatomo-clinico e dottrina intorno all’epilessia d’origine corticale, XII (1886), p. 1; Ricerche sul sangue negli alienati, ibid., p. 323; La chirurgia cerebrale, XV (1889), pp. 111, 295; La pazzia indotta, XVI (1890), p. 189; La cura chirurgica delle malattie mentali, XVII (1891), p. 369; La nutrizione nell’isterismo (anoressia, anuria, attacchi di convulsioni, di sonno, febbre isterica), XVIII (1892), p. 389; Sulla demenza paralitica in rapporto all’alcoolismo, XXVI (1900), p. 961; Studio statistico-clinico ed antropologico della pazzia nella provincia di Brescia, XXVII (1901), p. 255 (con A. Lui); I progressi della neuropatologia, della psichiatria e della tecnica manicomiale, XXVIII (1902), p. 32; I centri di proiezione e di associazione. Dottrina del neurone. Vie piramidali nell’uomo, ibid., p. 33; Afasia, ibid., p. 45; Emiplegia organica ed isterica, ibid., p. 53; Sull’alcoolismo e la lotta antialcoolica in Italia, XXXI (1905), p. 299. Fu anche autore di numerose monografie, fra le quali: Della influenza del vaiuolo sulla pazzia, Milano 1878 (con G. Maragliano); Studi di termometria cerebrale negli alienati, Napoli 1879 (con G. Maragliano); Contributo allo studio delle malattie accidentali dei pazzi, I-II, Milano 1879-1880 (con G. Riva); Sulle modificazioni sperimentali della sensibilità, Modena 1880 (con G. Buccola); I riflessi tendinei negli alienati, Milano 1881; La josciamina nelle malattie mentali, Milano 1881; Untersuchungen ueber die Lokalisation der Functionen in der Grosshirnrinde des Menschen, Wien 1881; La circolazione del sangue nel cervello in relazione ai fenomeni psichici, Milano 1882; Ricerche sul sangue negli alienati, Reggio Emilia 1882; Sulla struttura istologica della corteccia del cervello, Milano 1882; Atti del IV Congresso della Società freniatrica italiana..., Voghera... 1883, Milano 1884 (cura, con L. Bianchi); Le localizzazioni funzionali del cervello, Napoli 1885 (con L. Luciani; rist. Firenze 2011); Note statistico-cliniche sulle psicosi alcooliche nella provincia di Brescia dal 1894 al 1908, Brescia 1909.
Fonti e Bibl.: G. Natalucci, Medici insigni italiani antichi moderni e contemporanei nati nelle Marche, Falerone 1934, pp. 8, 11; A.M. Fiamberti, A professor of neuropsychiatry, G. S., in Rassegna di studi psichiatrici, 1954, vol. 43, n. 6, pp. 1182-1190; M. Filippi, Il magnetismo psichico e la sua misura, in Rivista di filosofia, XC (1999), 1, pp. 17-38; L. Luciani - G. Seppilli, Le localizzazioni funzionali del cervello, a cura di C. Morabito, Firenze 2011; R.A. Markys, Jesuits of Jewish Ancestry. A Biographical Dictionary, https://sites.google.com/a/jewishjesuits.com/www/ (6 aprile 2018).