SEREMBE, Giuseppe
Poeta italo-albanese, nato a S. Cosmo Albanese (Cosenza) nel 1843, morto a S. Paolo nel Brasile nel 1891. Autore di poemi, di poemetti, di drammi, di numerose poesie, traduttore dei salmi di Davide e di altre opere, avrebbe dato un forte impulso alla letteratura albanese se il suo spirito irrequieto non l'avesse spinto a dare alle fiamme quei manoscritti che a stento si erano salvati durante il suo incessante peregrinare per l'ltalia, la Francia e l'America. Il nipote Cosmo ha raccolto in Vjershe (Versi, Milano 1926) trentanove composizioni poetiche, scritte in vario metro, di alcune delle quali si conosceva una mediocre traduzione italiana (Cosenza 1883). Purtroppo S. non trovò mai, nella sua agitata esistenza, la pace e la tranquillità necessaria alla paziente fatica della lima che avrebbe accresciuto di molto il pregio delle sue poesie a cui, nonostante la mediocrità di qualcuna, non si può negare nobiltà di ispirazione, bontà formale dei versi e grande importanza linguistica, essendo esse fra le migliori composte nei dialetti italo-albanesi.
Bibl.: A. Straticò, Letteratura albanese, Milano 1896, pp. 253-263; G. Petrotta, Popolo, lingua e letter. albanese, Palermo 1932, pp. 242-247.