Sirtori, Giuseppe
Militare (Casatenovo, Lecco, 1813 - Roma 1874). Ordinato sacerdote, smise l’abito talare nel 1844 e si recò a Parigi, dove prese parte alla rivoluzione del febbraio 1848. Tornato in Italia, partecipò con Guglielmo Pepe alla difesa di Venezia e, alla caduta della Repubblica, nel 1849, emigrò a Londra. Entrato presto in disaccordo con gli esuli mazziniani per la loro rigida pregiudiziale repubblicana, preferì tornare a Parigi, continuando lì la sua attività di propaganda a favore dell’unità d’Italia. Rientrato in patria nel 1859, l’anno seguente fu eletto deputato nel parlamento subalpino, e subito dopo fu chiamato da Garibaldi a partecipare all’impresa dei Mille in qualità di capo di stato maggiore. Fu poi nominato dittatore provvisorio di Palermo e successivamente pro-dittatore di Napoli. Riconosciutogli il grado di tenente generale nell’esercito regolare, nel 1866 al comando della 5ª divisione combatté a Custoza. Le critiche avanzate agli alti comandi dopo la sconfitta gli valsero il collocamento a riposo; solo nel 1872 fu riammesso nei quadri dell’esercito attivo.