SOMMARUGA, Giuseppe
Architetto, nato a Milano l'11 luglio 1867, morto ivi il 27 marzo 1917. Compì le scuole di architettura a Brera sotto gl'insegnamenti di C. Boito, divenendone però subito il più appassionato e incrollabile avversario artistico e indirizzando la propria personalità per strade decisamente e violentemente antiaccademiche e anticlassiche, combattendo i gelidi e ibridi ideali estetici di alcune scuole del tempo. Con una decisa convinzione e una personalissima assimilazione, fu il campione dello stile floreale e libertv in Italia e va considerato come uno dei maestri più rappresentativi e notevoli in Europa tra la fine dell'Ottocento e il 1914.
Seppe unire alla decorazione floreale una solida compartizione delle masse, una sapiente utilizzazione della materia, soprattutto la pietra e i marmi; che, nelle sue costruzioni migliori, sostituirono quasi sempre il mattone. Opere principali: il palazzo Castiglioni a Milano; il grande Albergo del Campo dei Fiori a Varese; le ville Faccanoni a Sarnico; le edicole funerarie Faccanoni, Casnati e Salmoiraghi.
Bibl.: G. Sommaruga, L'Architettura, prefazione di U. Monneret de Villard, Milano s. a.; P. Planat, Encyclopédie de l'architecture..., Parigi 1888 segg.; U. Ojetti-L. Dami, Atlante di Storia dell'Arte italiana, II, Milano 1933; Rivista del Comune di Milano, 31 maggio 1926.