VALERIANI, Giuseppe
Pittore e architetto, nato ad Aquila nel 1542, morto a Napoli nel 1595. Allievo del pittore Pompeo Cesura detto l'Aquilano, presto si recò nella Spagna, dove eseguì varî lavori di pittura e di architettura; colà nel 1572 entrò nella Compagnia di Gesù. Circa il 1581 tornò in patria, richiamato, a quanto pare, dal padre Acquaviva, generale della compagnia, per sovrintendere ai lavori delle fabbriche che si andavano innalzando in Roma e altrove. Delle sue opere pittoriche ricordiamo i dipinti nella cappella della Trasfigurazione nella chiesa di S. Spirito in Sassia a Roma, e le pitture nella cappella della Beata Vergine della Strada, da lui stesso architettata, nella chiesa romana del Gesù. Come architetto, le opere sue più importanti sono il Gesù di Genova (Ss. Andrea e Ambrogio) e il Gesù Nuovo di Napoli; gli si vuole ora attribuire con buone ragioni l'edificio del Collegio Romano, generalmente ritenuto dell'Ammannati. Il V. fu anche a Monaco di Baviera, inviatovi dal ricordato padre Acquaviva a dirigere il compimento del S. Michele, prima chiesa costruita dai gesuiti in Germania.
Bibl.: G. Baglione, Le vite, ecc., Roma 1642, pp. 83-84; J. Braun, Die Kirchenbauten der deutschen Jesuiten, II, Friburgo in B. 1910, pp. 58 segg., 74, 94; C. Galassi Paluzzi, Architetti e decoratori della chiesa del Gesù, in Architettura e arti decorative, IV (1924), pp. 49-61; L. Pastor, Storia dei papi, trad. it., IX, Roma 1925, p. 816, e ivi, n. 3, p. 921; M. Labò, Il Gesù (Ss. Andrea e Ambrogio), Genova 1932, p. 18; C. Bricarelli, Chi fu l'architetto del Collegio Romano?, in La civiltà cattolica, LXXXIII (1932), p. 251 segg.