VIGONI, Giuseppe
Viaggiatore. Nato a Sesto S. Giovanni (Milano) il 9 luglio 1846; morto a Milano il 15 febbraio 1914. Frequentò le università di Torino e di Pavia, che abbandonò nel 1866 per arruolarsi volontario negli usseri a Piacenza. Laureatosi ingegnere a Bologna nel 1869, in compagnia dell'archeologo Garovaglio viaggiò in Siria, Palestina ed Egitto. Nel 1872-1873, percorse, con Alberto Vonwiller, l'America Meridionale, compiendo in diligenza la traversata della Pampa e a cavallo, da Mendoza, quella delle Ande. Nel 1878, dopo una parentesi alpinistica, seguì la spedizione Matteucci in Abissinia, pubblicando su quel paese un interessantissimo libro (Abissinia. Giornale di un viaggio, Milano 1881). In seguito fu in Grecia, in Tunisia, in Tripolitania e in Turchia; visitò la Russia, l'Armenia e la Persia dove s'imbarcò per la Mesopotamia, per spingersi poi in India fino ai piedi dell'Himālaya. Sindaco di Milano per 7 anni (1892-1899), senatore del regno (1900), fu per moltissimo tempo presidente della Società d'esplorazione commerciale in Africa, fondata dal Camperio, ch'egli riuscì a portare a nuovo splendore. Colonialista dei più preparati ed entusiasti, fu strenuo sostenitore della penetrazione italiana in Africa, che incoraggiò e protesse con tutti i mezzi. Temperamento ribelle sia alla vita comoda sia al politicantismo dei partiti, ricco d'idee larghe, generali, per lunghi anni parlò sui giornali e al senato di un'Italia potente di là dai mari, di colonizzazione demografica, di collaborazione fra le potenze per la messa in valore di zone incolte, dei diritti inalienabili che aveva la penisola di espandersi nel continente nero e di occupare la Tripolitania e la Cirenaica, prima che qualche altra nazione la precedesse. Dopo Adua, con un'attiva e diffusa propaganda cercò di reagire al tracollo morale e politico che minacciava di sommergere l'Italia; promosse spedizioni scientifiche e commerciali in Libia e nel 1911, sempre avverso ad avventurarsi nel deserto prima d'essere ben sicuri di potervi rimanere, fu dei pochi a intuire tutta la difficoltà dell'impresa, alla quale aveva contribuito con la pubblicazione di molti scritti e con la raccolta in volume delle relazioni inviate dall'Africa dagli agenti della Società, dal 1881 al 1910.
Gli scritti e i discorsi principali del v. sono stati raccolti, a cura del comune di Milano, nel volume: Viaggi (Milano 1935).
Bibl.: A.M. Annoni, Il sen. G.V., in L'espl. commer., 1914; C. Bertacchi, Geografi ed espl. ital. contemp., Milano 1929; C. Zaghi, L'ultima spediz. africana di G. Bianchi, ivi 1930; I; C. Della Valle, I pionieri italiani nelle nostre colonie, Roma 1931.