GLAREANO
. Soprannome di Heinrich Loriti (Henricus Loritus Glareanus), umanista e teorico della musica. Nato a Mollis (Cantone di Glarus, Svizzera) nel giugno 1488, studiò a Berna, poi a Colonia teologia e musica, avendo per quest'ultima a precettore Iohannes Cochlaeus. Nel 1512 fu proclamato "poeta laureatus"; si recò poi per breve tempo a Parigi, indi a Basilea, ove fondò un collegio privato; dal 1529 insegnò letteratura e storia a Friburgo, ma scrivendo sempre anche musica. Restò fedele al cattolicesimo, benché nel primo periodo della sua vita letteraria vedesse con certa simpatia il movimento protestante e nutrisse amicizia per alcuni dei principali novatori. Morì cieco a Friburgo il 29 marzo 1563.
Opere principali: Isagoge in musicen (Basilea 1516) e Dodecachordon (Basilea 1547; ristamp. da P. Bohn, che tradusse il testo in tedesco e trascrisse gli esempî musicali, importantissimi, in notazione moderna nelle pubbl. della Gesellschaft für Musikforschung, XII, 1889). In quest'ultima opera, che contiene un'ampia trattazione sui modi e sulla musica proporzionale, vi sono anche alcune Odi musicate dallo stesso G., oltre a molte composizioni di eminenti maestri del tempo. Il Dodecachordon ha avuto grande notorietà e diffusione, ed ebbe commentatori e traduttori ancor vivente l'autore. Il G. studiò inoltre particolarmente Boezio, del quale preparò l'edizione di tutte le opere che Marziano Rota diede poi alle stampe, nel 1770, con i commenti di Murmellio e Agricola. A lui si devono trattati geografici, annotazioni sui classici latini, specialmente Livio e, proca del suo amor patrio, il poemetto Helvetiae descriptio et in laudatissimum Helvetiorum foedus panegyricus (Basilea 1515).
Bibl.: I. Castner, De Obitu incomp. viri D. H. Loriti, Basilea 1564; le biogr. di H. Schreiber (Friburgo 1837) e O. Fr. Fritzsche (Frauenfeld 1890).