ROCHA, Glauber
Regista e teorico del cinema brasiliano, nato a Vitória da Conquista (Bahía) il 14 marzo 1938. Dopo alcuni documentari sperimentali, realizza nel 1961 un primo lungometraggio, Barravento, in cui si rivelano, in cifre volutamente povere e disadorne, quelle esigenze epico-didattiche di militanza estetica e ideologica che dovevano poi presiedere alla nascita del cinema nôvo brasiliano, teorizzato da R. nel suo manifesto poetico-politico Una estetica da fome, pubblicato a Rio de Janeiro nel 1965 (e in Italia lo stesso anno, da Cinema 60, n. 51, con il titolo L'estetica della violenza). Ispirato a queste teorie, ma più meditato e maturo, anche il secondo film, Deus e o Diabo na Terra do Sol (Il dio nero e il diavolo biondo), 1964, un poema di barbarico vigore in equilibrio tra ideologia e simbolo, saldamente radicato alla cultura popolare nazionale. E così i due film che seguono, Terra em transe, 1967, tragedia emblematica, ora realistica ora lirica, di un intellettuale in crisi, sconfitto dalla repressione antidemocratica, e O Dragão da Maldade contra o Santo Guerriero (Antonio das Mortes), 1969, una rappresentazione fra l'allegoria e la favola, la cronaca e il balletto in cui l'epica si fonde strettamente all'impegno rivoluzionario; con risultati estetici particolarmente suggestivi. L'esilio, reso necessario dalle mutate condizioni politiche brasiliane, smorza l'accesa ispirazione di R. intimamente radicata alle proprie origini culturali ed etniche, ma gli consente egualmente di realizzare, in Africa e in Europa, opere come Der leone have sept cabeças (Il leone a sette teste), 1970, un'ode anticolonialista sul Terzo Mondo con echi di Brecht, Eisenstein e Godard, e Cabezaz cortadas (Teste tagliate), 1971, un'allegoria allucinata e spesso surrealistica del potere repressivo, lussureggiante di doti visionarie. Il film più recente, dopo O cancer, un telefilm montato nel 1972 ma trasmesso dalla televisione italiana nel 1974, è Claro (Chiaro), 1975, di produzione italo-panamense, una sorta di happening sui mali politici di oggi risolto con un linguaggio quasi informale e una struttura narrativa liberissima e aperta.
Bibl.: J. Bernardet, Brasil em tempo de cinema, Rio de Janeiro 1965; D. Neves, Cinema nôvo no Brasil, ivi 1966; E. Viani, Prima di "Teste tagliate". Un cineasta tricontinentale, quaderno informativo della Mostra del Nuovo Cinema, Pesaro 1970; L. Micciché, Il nuovo cinema degli anni '60, Torino 1972, con bibliografia; Le "Cinema nôvo" brésilien, t. II, Gláuber Rocha, in Études cinématographiques, 97-99, a cura di M. Estève, Parigi 1973; R. Gardies, G. Rocha, ivi 1974, con filmo-bibliografia; C. Bellumori, G. Rocha, Firenze 1975, con filmografia.