glaucoma
Malattia oftalmica, con decorso acuto o cronico, normalmente caratterizzata da aumento della tensione oculare.
Il termine g. definisce un gruppo molto diversificato di malattie oculari accomunate dalla presenza di un danno cronico e progressivo del nervo ottico, con alterazioni caratteristiche della testa del nervo (papilla ottica) e dello strato delle fibre nervose retiniche, anche in assenza di altre malattie oculari. Associata alla patologia vi è la morte di cellule nervose retiniche (cellule ganglionari) e una perdita progressiva del campo visivo. I meccanismi che determinano questo processo di morte cellulare (apoptosi) sono conosciuti solo in parte, mentre sono stati individuati con chiarezza numerosi fattori di rischio che si associano alla malattia: pressione oculare elevata, età, familiarità, razza (particolarmente afro-caraibica), miopia, diabete e fattori vascolari sia locali sia sistemici.
È la forma più comune di glaucoma. Si sviluppa lentamente e in modo subdolo, e inizialmente non dà alcun sintomo. La maggior parte delle persone affette si accorge della malattia quando il campo visivo è già significativamente compromesso. Infatti, il danno delle cellule ganglionari e delle fibre nervose causa inizialmente la progressiva perdita della sola visione periferica arrivando a coinvolgere il centro del campo visivo solo nello stadio terminale della malattia. I danni del g. sono irreversibili e i trattamenti disponibili non consentono di recuperare ciò che è stato perso. Una diagnosi precoce risulta quindi fondamentale.
In questa forma si verifica un rapido aumento della pressione intraoculare a causa di un blocco improvviso della circolazione e del drenaggio dell’umor acqueo. È una condizione grave che viene considerata tra le urgenze in oculistica: un ritardo nel trattamento può causare un danno permanente. Il paziente accusa un dolore localizzato molto intenso, nausea, vomito e la presenza di aloni intorno alle luci. La combinazione di terapia medica e di chirurgia laser è normalmente in grado di ripristinare la corretta pressione intraoculare.
È una forma rara, causata da un anomalo sistema di drenaggio dell’umor acqueo. Può essere presente alla nascita o svilupparsi nei primi anni di vita. È caratterizzato dalla presenza di un bulbo oculare ingrandito, di colorito bluastro, con cornea opalescente. Solitamente è necessaria una terapia chirurgica.
Esistono forme di g. causate da altri disordini dell’occhio quali infiammazioni, traumi, cataratta e tumori intraoculari. Lo stesso uso di steroidi, sia locale sia sistemico, può indurre, in soggetti predisposti, un aumento della pressione intraoculare. Sono forme di g. secondario : il g. pigmentario, il g. esfoliativo, il g. post-uveitico, il g. post-traumatico, il g. neovascolare, il g. da cortisone e il g. associato a diabete.