GLICOSURIA (dal gr. γλυκύς "dolce" e οὖρον "urina")
È la presenza di glucosio nelle urine in quantità superiore a quella che si trova in condizioni normali (0,1-0,2 per 1000 centimetri cubici e che non sono rilevabili con i comuni metodi d'indagine).
Le cause della glicosuria possono essere numerose. L'introduzione eccessiva d'idrati di carbonio può essere una delle cause, con oscillazioni più o meno ampie nei varî individui; la tolleranza per gl'idrati di carbonio è in generale abbastanza estesa; ma vi sono individui (specialmente quelli a costituzione neuroartritica, gli uricemici e i polisarcici) nei quali il potere glicogenetico del fegato appare più o meno limitato (meiopragia), onde glicosurie di natura alimentare di origine epatica. Tali glicosurie spesso sono transitorie e fugaci del tutto, talvolta persistono per un certo periodo di tempo o quando si manifestano in seguito a somministrazione di zucchero (e sacharo) non rivestono quell'importanza che assumono quando invece conseguono all'ingestione di amido (ex amylo) nel qual caso, se si pensa che il diabete sorge dal fondo comune del neurartritismo e non è raro il passaggio di tali forme al vero diabete (v.), viene giustificato il concetto di F. Umber che le riguarda come forme di diabete latente, e comunque tendenti al vero diabete. Glicosurie possono aversi nelle lesioni del sistema nervoso (traumi, psicosi, strapazzi fisici, tumori cerebrali, avvelenamenti, malattie nervose, malattie infettive, condizioni anossiemiche, ecc., alterazioni di organi a secrezione interna come tiroide, surrene, ipofisi) esplicantisi molto probabilmente per alterazioni funzionali del fegato e forse anche dei muscoli (Luchsinger) attraverso il meccanismo delle surrenali la cui eccessiva secrezione adrenalinica mobilita in modo tumultuario il glicogene. L'adrenalina infatti è capace di determinare glicosuria (L. Blum) transitoria e di modica intensità negl'individui normali, intensa e più duratura nei diabetici; e pare che sia da ammettersi un'eccitazione da parte sua delle terminazioni simpatiche del fegato cui consegue glicolisi e iperglicemia. Diversa appare la glicosuria da florizina dove non si trova iperglicemia né alterazione della funzione glicogenica del fegato, sì da far ritenere che sia d'origine renale e, secondo alcuni, per mancata ritenzione dello zucchero del sangue, o, secondo altri, per la scissione che la florizina provocherebbe della combinazione in cui si troverebbe nel sangue sì da permetterne la filtrazione per i reni, e, secondo altri ancora, per la mancata fissazione dello zucchero da parte delle cellule.