• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

GLIOMA

di Gaetano Fichera - Enciclopedia Italiana (1933)
  • Condividi

GLIOMA (dal gr. γλία "colla")

Gaetano Fichera

Tumore che prende origine dalla glia, tessuto costituito da cellule e fibre il quale connette gli elementi proprî dei centri nervosi, che ne sono la sede più frequente, insieme con il nervo ottico, la retina, l'ipofisi, la ghiandola pineale e, assai più di rado, coi nervi periferici, le capsule surrenali, le coane, la lingua. Esso si manifesta di regola nella retina e non di rado in più bambini (a volte numerosi) della medesima famiglia, onde è portato come esempio di disposizione oncogena, ereditaria, e attribuito, per talune sedi almeno, a residui embrionali distopici.

Macroscopicamente i gliomi si presentano come nodi infiltrati a limiti indistinti, grigio-rosei o rossastri per ricco sviluppo vasale; donde la facilità d'emorragie e il tipo apoplettiforme di alcune, che si differenzia da quello a focolai necrotici d'aspetto più asciutto e di colore giallognolo. Indipendentemente dall'abbondanza di vasi e dall'intervento di processi regressivi, si distingue il glioma duro, in cui prevalgono le fibre, dal glioma molle, nel quale abbondano le cellule. Dalla minuta tessitura sono stati descritti gliomi a cellule fusate, stellate (astrocitomi), mostruose (gigantocellulari), a fibre fini o grosse; per l'imponente sviluppo vasale gliomi telangectasici e cavernosi; per i fatti degenerativi gliomi cistici, siringomielici, psammomatosi. In alcuni casi, insieme con gli elementi della glia, si riscontrano cellule ganglionari, appartenenti alla formazione nervosa sede del tumore; donde si ha il neuroglioma ganglionare. Altre volte cellule d'aspetto epiteliale, cilindriche, si trovano ordinate nel senso radiale a rivestire tubuli o fessure, che al taglio trasverso assumono aspetto di rosette; da ciò le denominazioni di neuroepitelioma adenomatoso, adenoglioma o carcinoglioma; e, da parte di coloro i quali riconoscono a tali cellule epitelioidi origine ependimale, la definizione di spongioblastomi, gliomi ependimarî. I gliomi, ricchi di cellule atipiche, vengono chiamati da M. Borst sarcomatodi, a correzione del termine da altri proposto di gliosarcomi, cui s'è obiettata l'origine ectodermale della glia; sebbene non manchino autori che parlano di mesogliomi per tumori, del tessuto di sostegno dei centri nervosi e loro derivazione, da riferire a proliferazione atipica di glia detta mesodermica. In coneordanza fra struttura e decorso si possono considerare due gruppi. Gliomi a tipo maturo, abbondanti in fibre e povere di cellule, per solito stellate ben riconoscibili, con scarse impronte degenerative, di consistenza superiore alla nervosa; la loro evoluzione è lenta, senza metastasi, i fenomeni principali da compressione diventano gravi per la sede (cervello, midollo spinale). Gliomi a tipo immaturo, ricchi di cellule fortemente atipiche, donde la primitiva denominazione di sarcoma gliomatoso; non rari nei bambini, a carico della retina, d'accrescimento rapido, invasivo, con metastasi frequenti nel sistema nervoso centrale.

Vedi anche
sistema nervoso L’insieme di organi specializzati nelle funzioni di ricezione, conduzione ed elaborazione degli stimoli; collega le varie parti dell’organismo e ne coordina le attività, interviene nella regolazione del trofismo e delle funzioni dei singoli organi; mette l’organismo in grado di ricevere stimoli dal mondo ... medulloblasto Cellula di tipo embrionale del sistema nervoso centrale, che secondo H.W. Cushing potrebbe evolvere sia in senso gliale sia in senso neurocitico. Medulloblastoma Tumore maligno del cervelletto comunemente incluso nel gruppo dei gliomi. È frequente soprattutto nei bambini: causa di precoce ipertensione ... ipofisi In anatomia, ghiandola endocrina situata sotto la base dell’encefalo entro una escavazione ossea del corpo dello sfenoide, detta sella turcica (v. fig.). ● Nell’ipofisi si distinguono, dal punto di vista anatomico e funzionale, tre porzioni o lobi, di cui uno anteriore, uno intermedio e uno posteriore ... radiologia Generalmente, la disciplina che si occupa dello studio e delle applicazioni delle radiazioni elettromagnetiche di piccolissima lunghezza d’onda, in particolare raggi X e γ, e delle radiazioni corpuscolari originate da disintegrazioni radioattive; tali studi e applicazioni riguardano alcuni campi della ...
Altri risultati per GLIOMA
  • glioma
    Enciclopedia on line
    Tumore del sistema nervoso derivante dal tessuto neurogliale (astrocitomi, ependimomi e oligodendrogliomi), a localizzazione più frequente nel cervelletto e nel IV ventricolo, più raramente nel tronco dell’encefalo, nel midollo spinale, eccezionalmente nella retina (astrocitoma della retina). Si includono ...
  • glioma
    Dizionario di Medicina (2010)
    Christian Barbato Tumore del sistema nervoso che prende origine dal tessuto gliale. Circa il 50% di tutte le neoplasie intracraniche (quasi il 70% nei bambini), ha un’origine gliale, e ogni anno si rilevano circa 5 casi ogni 100.000 abitanti. La caratteristica comune di questi tumori è la crescita ...
Vocabolario
glioma
glioma ġlïòma s. m. [der. di glia, col suff. -oma] (pl. -i). – Nel linguaggio medico, termine generico per indicare un qualsiasi tumore risultante dalla proliferazione neoplastica delle cellule di neuroglia, senza indicazione del particolare...
oligodendroġlïòma
oligodendroglioma oligodendroġlïòma s. m. [der. di oligodendroglia, col suff. -oma] (pl. -i). – In medicina, varietà di glioma costituito da cellule di oligodendroglia.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali