GLIOMA (dal gr. γλία "colla")
Tumore che prende origine dalla glia, tessuto costituito da cellule e fibre il quale connette gli elementi proprî dei centri nervosi, che ne sono la sede più frequente, insieme con il nervo ottico, la retina, l'ipofisi, la ghiandola pineale e, assai più di rado, coi nervi periferici, le capsule surrenali, le coane, la lingua. Esso si manifesta di regola nella retina e non di rado in più bambini (a volte numerosi) della medesima famiglia, onde è portato come esempio di disposizione oncogena, ereditaria, e attribuito, per talune sedi almeno, a residui embrionali distopici.
Macroscopicamente i gliomi si presentano come nodi infiltrati a limiti indistinti, grigio-rosei o rossastri per ricco sviluppo vasale; donde la facilità d'emorragie e il tipo apoplettiforme di alcune, che si differenzia da quello a focolai necrotici d'aspetto più asciutto e di colore giallognolo. Indipendentemente dall'abbondanza di vasi e dall'intervento di processi regressivi, si distingue il glioma duro, in cui prevalgono le fibre, dal glioma molle, nel quale abbondano le cellule. Dalla minuta tessitura sono stati descritti gliomi a cellule fusate, stellate (astrocitomi), mostruose (gigantocellulari), a fibre fini o grosse; per l'imponente sviluppo vasale gliomi telangectasici e cavernosi; per i fatti degenerativi gliomi cistici, siringomielici, psammomatosi. In alcuni casi, insieme con gli elementi della glia, si riscontrano cellule ganglionari, appartenenti alla formazione nervosa sede del tumore; donde si ha il neuroglioma ganglionare. Altre volte cellule d'aspetto epiteliale, cilindriche, si trovano ordinate nel senso radiale a rivestire tubuli o fessure, che al taglio trasverso assumono aspetto di rosette; da ciò le denominazioni di neuroepitelioma adenomatoso, adenoglioma o carcinoglioma; e, da parte di coloro i quali riconoscono a tali cellule epitelioidi origine ependimale, la definizione di spongioblastomi, gliomi ependimarî. I gliomi, ricchi di cellule atipiche, vengono chiamati da M. Borst sarcomatodi, a correzione del termine da altri proposto di gliosarcomi, cui s'è obiettata l'origine ectodermale della glia; sebbene non manchino autori che parlano di mesogliomi per tumori, del tessuto di sostegno dei centri nervosi e loro derivazione, da riferire a proliferazione atipica di glia detta mesodermica. In coneordanza fra struttura e decorso si possono considerare due gruppi. Gliomi a tipo maturo, abbondanti in fibre e povere di cellule, per solito stellate ben riconoscibili, con scarse impronte degenerative, di consistenza superiore alla nervosa; la loro evoluzione è lenta, senza metastasi, i fenomeni principali da compressione diventano gravi per la sede (cervello, midollo spinale). Gliomi a tipo immaturo, ricchi di cellule fortemente atipiche, donde la primitiva denominazione di sarcoma gliomatoso; non rari nei bambini, a carico della retina, d'accrescimento rapido, invasivo, con metastasi frequenti nel sistema nervoso centrale.