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<ġlë'ubl plèië> locuz. ingl., usata in it. al masch. – Espressione inglese (letteralmente «giocatore internazionale») con la quale ci si riferisce a soggetti, costituiti da società multinazionali, stati, associazioni di stati, istituzioni, organismi finanziari, che occupano a livello mondiale una posizione dominante e sono in grado di influenzare le scelte strategiche e gli orientamenti di politica internazionale oltre i confini delle proprie realtà nazionali, interagendo anche con le autorità e le istituzioni di livello sovranazionale (Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, Organizzazione del commercio internazionale, ecc.). Le oscillazioni dei prezzi dei prodotti energetici controllati dalle grandi compagnie petrolifere, l’andamento dei tassi di interesse indotti da massicci acquisti o vendite di titoli sui mercati finanziari, le politiche di orientamento delle importazioni in chiave di strategie geopolitiche adottate dai paesi emergenti (Cina e India) rappresentano alcuni esempi del modo in cui i grandi g. p. influenzano e modificano a proprio vantaggio le condizioni prevalenti in termini di produzione, consumi e finanza che si stabiliscono sui singoli mercati nazionali.