globulo polare
Cellula che si forma durante l’oogenesi e che, da un punto di vista riproduttivo, non risulta funzionale in quanto non può essere fecondata. L’oogenesi è il processo di differenziazione del gamete femminile (cellula uovo) che si compie nelle gonadi femminili (ovaie). Negli individui femminili, circa mille oogoni (che sono cellule staminali) si dividono rapidamente dal secondo al settimo mese di vita embrionale; dopo questa fase la maggior parte degli oogoni muore mentre quelli restanti entrano nella profase della prima divisione meiotica. Queste cellule (definite oociti primari) passano attraverso la prima profase meiotica e in questo stadio vengono bloccate fino alla pubertà, quando segnali ormonali indurranno gruppi di oociti a riprendere periodicamente la meiosi. La meiosi dell’oogenesi differisce da quella della spermatogenesi sia perché porta alla formazione di un gamete con caratteristiche differenti da quello maschile, sia per la collocazione della piastra metafasica. Quando l’oocita primario si divide, il nucleo dell’oocita (detto vescicola germinale) si rompe e il fuso metafasico migra verso la periferia della cellula. Alla telofase, una delle due cellule figlie risulta praticamente priva di citoplasma, mentre l’altra ne possiede quasi l’intera massa. La cellula più piccola viene detta primo globulo polare (o primo corpuscolo polare o polocita) e la cellula più grande prende il nome di oocita secondario. Durante la seconda divisione meiotica si verifica una simile citocinesi diseguale: la maggior parte del citoplasma rimane nell’uovo maturo, mentre il secondo globulo polare riceve poco più di un nucleo aploide che non potrà essere fecondato. Nell’oogenesi, quindi, la meiosi fa in modo di conservare la massa citoplasmatica dell’oocita in una sola cellula piuttosto che suddividerla equamente tra le quattro cellule figlie.