DOMIZIO Enobarbo, Gneo (Cn. Domitius L. f. L. n. Ahenobarbus)
Edile plebeo nel 196 a. C., fece approvare dal popolo multe contro appaltatori dei pascoli pubblici, e col ricavato edificò il tempio di Fauno nell'isola Tiberina, che dedicò come pretore urbano nel 194. Console nel 192, condusse col collega L. Flaminino una campagna contro i Boi della Cispadana, ove rimase come proconsole anche parte dell'anno 191. Partecipò come legato del console L. Scipione alla campagna d'Asia contro Antioco nel 190; e pare che Scipione Africano, il quale per una malattia non aveva potuto più seguire l'esercito, l'abbia posto accanto all'inetto fratello Lucio come consigliere e che a lui si debba effettivamente la vittoria romana a Magnesia. Fu, pare, nel 169 e nel 167 membro di commissioni senatorie per gli affari d'Oriente.
Bibl.: F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V, col. 1320; G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, Torino 1923, p. 198 ,415.