SCROFA, Gneo Tremelio (Cn. Tremelius Scrofa)
Poco si sa della sua vita. Nell'anno 59 a. C. era con Varrone vigintivir ad agros dividendos Campanos e fu anche pretore e propretore (forse della Gallia Narbonese). È ricordato da Varrone (che lo pone come uno degl'interlocutori nei primi due libri delle res rusticae), e da Columella come un'autorità nel campo dell'agricoltura.
L'opera di Tremelio Scrofa non è giunta a noi, ma, come sembra, trattava esclusivamente di agricoltura. Fu forse pubblicata dopo il 67, perché Varrone, che figura che sia avvenuta in quell'anno la scena del secondo libro Rerum rusticarum, non la cita mai. Fu una delle fonti della Naturalis Historia di Plinio.
Bibl.: R. Reitzenstein, De scriptorum rei rusticae qui intercedunt inter Catonem et Columellam libris deperditis, Berlino 1884, p. 13 segg.