GOCCIOLATOIO (fr. gouttière; sp. gotera; ted. Traufe; ingl. gutter)
È la parte delle cornici dei fabbricati che serve a fare gocciolare discosto dalla parete l'acqua di pioggia; nelle trabeazioni (v.) costituisce la parte essenziale della cimasa.
Il gocciolatoio è specialmente caratteristico delle cornici classiche, nelle quali per suo mezzo la suddivisione tra le parte superiore e l'inferiore è netta e forte e reca un'estesa ombra portata nel fregio della trabeazione. Nel gheison degli ordini greci, notevolissima è tale sporgenza, e il gocciolatoio, che nella fronte si presenta come un pianetto alto e liscio, nella superficie inferiore segue un'inclinazione in cui è forse il ricordo dell'originaria gronda lignea terminata da una tavola chiodata delle prime costruzioni, poi stilizzate e tradotte in pietra. Nell'ordine dorico il gocciolatoio è quasi sempre sorretto dai mutuli, mentre nell'ordine ionico, ove la sporgenza è minore, è diretto il passaggio tra la sua sporgenza e la sottocornice.
Nelle trabeazioni romane il gocciolatoio segue il processo di geometrizzazione e di sovrapposizione ornamentale proprio di tutti gli elementi elaborati nell'arte greca. Dalla metà del sec. II d. C. è frequente l'intaglio nel pianetto del gocciolatoio e ne risulta alterata sia l'organica conformazione, sia la ritmica alternanza delle modanature lunghe e brevi, semplici e adorne. Col prevalere degli ordini composito e corinzio diviene normale il sostegno del gocciolatoio mediante mensole.
Nelle cornici del Rinascimento e del periodo barocco il gocciolatoio ritorna semplice e assume una sporgenza di poco superiore alla propria altezza. Spesso si fraziona mediante un piccolo incavo posto immediatamente sotto lo spigolo, al quale va in senso stretto il nome di gocciolatoio perché effettivamente ne compie le funzioni.
Veri e proprî gocciolatoi mancano invece negli edifici romanici e gotici specialmente d'oltre Alpi, in rispondenza allo sviluppo verticale che in essi si accentua. Negli edifici moderni, in cui ordinariamente le acque pluviali sono raccolte in alto mediante le docce dei tetti o i compluvî delle terrazze, il gocciolatoio è talvolta quasi atrofizzato; ma pure mantiene ancora spesso la sua funzione pratica di difesa delle sottostanti pareti ed estetica di linea terminale della facciata.