BONARELLI, Godeardo
Di nobile famiglia anconitana, nacque a Sirolo (Ancona) il 15 maggio 1806. Secondo una tradizione orale, non confortata da documenti, nel 1827 si recò a Roma frequentandovi l'Accademia di S. Luca, e meritandovi più volte il premio di disegno e di pittura: ma, dato che non compare nello schedario dei premiati ai concorsi accademici, è verosimile pensare che frequentasse invece la scuola del nudo in Campidoglio, scuola autonoma ma posta sotto la protezione dell'Accademia (gli elenchi degli alunni di questa scuola per gli anni 1828-33 mancano).
Come il suo conterraneo F. Podesti, del quale frequentò probabilmente lo studio, ebbe una formazione eclettica assimilando dalle correnti neoclassiche e da quelle romantiche.
Prima opera firmata, e datata 1835, è il Sacrificio di Polissena (Ancona, Pinac. com.) in cui risaltano il disegno accurato delle figure, la vivezza cromatica e certo convenzionalismo accademico. Maggiore espressività raggiunse nei quadri di soggetto romantico come Niccolò III d'Estecondanna Parisina (Ancona, Municipio), La morte di Bonifacio Geremei (propr. eredi Bonarelli); di più ampio respiro è il quadro raffigurante La posa della prima pietradell'Arsenale di Ancona (propr. eredi Bonarelli), inciso da A. Bedetti.
Numerosi anche i quadri a soggetto mitologico non privi di un certo effetto: Aretusa (propr. eredi Bonarelli).
Nelle varie opere di soggetto sacro la cura del disegno si accompagna spesso a un senso mistico dignitoso ma manierato: si citano ad esempio il S. Antonio abate della parrocchiale di Castelferretti e l'Addolorata della parrocchiale di Massignano.
Particolarmente efficace il B. riuscì nei ritratti, talora eseguiti a pastello: un Autoritratto è conservato ad Ancona presso gli eredi, dove è anche una copia di una Madonna del Garofalo (copiò opere di Raffaello, Murillo, Barocci, Domenichino). Altre opere oggi non reperibili sono citate nella letteratura.
Non si sa quando ritornò a stabilirsi ad Ancona; ma, molto legato alla sua città, vi trascorse i suoi ultimi anni, partecipando alla commissione di Belle Arti e insegnando disegno presso l'istituto Vittorino da Feltre (Stoppoloni). Morì ad Ancona il 13 genn. 1895.
Mariano, fratello del B., nacque ad Offagna (Ancona) il 7 maggio 1812. Probabilmente studiò a Roma, e si dedicò alla pittura di paesaggio e alla scenografia lavorando per i teatri delle Marche e per Vicenza, Trieste, Londra, Manchester (Ferretti). Di questa attività teatrale oggi non è recuperabile nulla, mentre due suoi paesaggi sono nel palazzo Mengoni Ferretti ad Ancona e numerosi presso gli eredi Bonarelli e privati di Ancona. Morì ad Ancona il 4 febbr. 1862.
Bibl.: G. Brancadoro, Not. riguardanti le accad. ... in Roma, Roma 1834, p. 45; C. Ciavarini, Sommario della st. di Ancona, Ancona 1867, pp. 290 s. (p. 414 per Mariano); C. Ferretti, Mem.stor.-critiche dei pitt.anconitani…, Ancona 1883, pp. 93-96 (pp. 96 s. per Mariano); C. Feroso, Ancona, Ancona 1883, p. 110 (per Mariano); A. Stoppoloni, Istruz. pubbl. nella prov. di Ancona, Fabriano 1911, p. 228; C. Romiti, Guida ricordo di Numana, Osimo 1927, p. 94; M. Natalucci, Ancona attraverso i secoli, III, Città di Castello 1961, p. 284 (anche per Mariano); U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lex., IV, p. 272 (anche per Mariano).