PLOUCQUET, Godefroy (Gottfried)
Pensatore, nato a Stoccarda nel 1716, morto a Tubinga nel 1790. Discendente da famiglia protestante francese rifugiatasi in Germania per le lotte religiose, fu dal 1748 membro dell'Accademia berlinese delle scienze e dal 1750 professore di logica e metafisica all'università di Tubinga.
Il primo scritto filosofico del P. fu quello da lui composto per concorrere a un premio dell'Accademia di Berlino, sulla monadologia di Leibniz (Primaria monadologiae capita accessionibus quibusdam confirmata et ab obiectionibus fortioribus vindicata, contenuto nel vol. Dissertation qui a remporté le prix proposé par l'Académie Royale des Sciences et Belles-Lettres sur le système de Monades en 1747, Berlino 1748): scritto che gli procurò la fama e l'ammissione all'accademia. Wolffiano, il P. si proponeva anzitutto di meglio esporre e chiarire Leibniz: ma di fatto abbandonava, già in questo primo scritto, la concezione dell'armonia prestabilita, per giungere in seguito a escludere la stessa intera costruzione monadologica e tornare all'idea cartesiano-occasionalistica della dualità delle sostanze estesa e pensante e del loro parallelismo. La principale opera in cui sono esposte queste ultime vedute gnoseologiche e metafisiche è quella intitolata Principia de substantiis et phaenomenis (Francoforte-Lipsia 1752). Particolare interesse hanno poi, fra le teorie del P., quelle dirette a risolvere il problema di un'esatta formulazione matematica dei procedimenti logici: problema che, già formulato dal Leibniz nelle sue riflessioni circa la possibilità d'una characteristica universalis, aveva già ricevuto un tentativo di soluzione da parte del Lambert. Il più importante tra gli scritti logici è la Methodus calculandi in logicis, del 1775, pubblicata insieme con gli altri e con la polemica, che seguì, tra il P. e il Lambert, da A. F. Böck (Sammlung der Schriften, welche den logischen Kalkul des Herrn Prof. P. betreffen, Tubinga 1773). Interessanti, infine, anche gli scritti di storia della filosofia, principalmente raccolti nelle Commentationes philosophicae selectiores (Utrecht 1781).
Bibl.: P. Bornstein, G. P.s Erkenntnistheorie und Metaphysik, diss., Erlangen 1898; Rülf, G. P.s Erkenntnistheorie, diss., ivi 1922. Cfr. anche R. Sommer, Grundzüge einer Geschichte d. deutschen Psychologie und Aesthetik von Wolff-Baumgarten bis Kant-Schiller, Würzburg 1892.