ALTAVILLA, Goffredo d'
Figlio di Tancredi d'Altavilla e di Muriella, sua prima moglie, venne in Italia intorno al 1053 con i fratelli Maugerio e Guglielmo, per unirsi all'altro fratello Unfredo, che aveva allora iniziato le ostilità contro Gisulfo, principe longobardo di Salerno, ed il di lui fratello Guido. Alla morte di Maugerio, l'A. ne ebbe i feudi, trasmessigli verso il 1054 dall'altro fratellastro Guglielmo detto del Principato, che li aveva a sua volta ottenuti in eredità. Divenuto in tal modo conte di Capitanata, trovò i suoi territori in preda alla rivolta; dovette perciò chiedere, per riconquistarli, l'aiuto di Roberto il Guiscardo, nei primi mesi del 1059. Ristabilito l'ordine, l'A,, che era uno dei più potenti signori dell'Italia meridionale per l'estensione dei suoi territori, volle ampliarli dalla parte degli Abruzzi, conquistando "Guillimacumi" (Guilmi, presso Gissi), così ponendo le premesse per l'ulteriore espansione.
Durante queste vicende morì, in data imprecisabile, certo prima del 1071.
Secondo il Breve Chronicon Nortmannicum,l'A. sarebbe morto nel 1063, ma questa mdicazione non è sicura, perché i cronisti dell'Italia meridionale e lo stesso Breve Chronicon hanno confuso vicende e date relative ai vari signori normanni di nome Goffredo.
Fonti e Bibl.: De rebus gestis Rogerii Calabriae et Sicilia e comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius, auctore Gaufrido Malaterra,in Rer. Itahic. Script.2 ediz., V, 1, a cura di E. Pontieri, pp. 9, 16, 23; Amato di Montecassino, Storia de' Normanni, a cura di V. de Bartholomaeis, Roma 1935, in Fonti per la Storia d'Italia,LXXVI, pp. 206, 323, 324 (si avverta che lo stesso A. compare nell'Indice sotto tre esponenti diversi); Codice diplomatico del monastero benedettino di S. Maria di Tremiti,a cura di A. Petrucci, Roma 1960, in Fonti per la Storia d'Italia,n. 98, p. XLIII; F. Chalandon, Histoire de la domination normande en Italie et en Sicile,Paris 1907, I, pp. 87, 148, 155, 179, 226; II, 185 (con altre indicazioni bibliografiche); C. Rivera, Le conquiste dei primi normanni in Teate, Penne, Apruzzo e Valva,in Bullett. d. R. Deputaz. abruzzese di storia patria,s.3, XVI (1926), pp. 12 ss.