SMITH, Goldwin
Storico e giornalista inglese, nato nel 1823, morto nel 1910. Studiò a Eton e a Oxford, poi a Londra. Nel 1846 era stato nominato professore di diritto a Oxford, nel 1850 divenne avvocato. Ma il diritto non lo attraeva; si dedicò a studî classici e si interessò dei problemi pratici dello stato e dell'università. In politica erano evidenti le sue tendenze radicali. Si interessò poco alle ricerche storiche per sé stesse, quantunque avesse un influsso notevole sui suoi allievi, e fu veramente un "apostolo del radicalismo", in quella piazzaforte del conservatorismo ch'era Oxford, poiché l'ammirazione per Cobden, un intenso amore della pace e l'odio dell'imperialismo caratterizzano tutti i suoi scritti e discorsi. Durante la guerra di secessione americana egli sostenne con ardore il governo federale, una volta che si fu convinto che la guerra era inevitabile. Nel 1866 diede le dimissioni dalla cattedra di Oxford. Un anno dopo partì per l'America, dove gli era stata affidata la cattedra di storia inglese nella nuova università di Cornell, con la quale ebbe rapporti stretti e cordialissimi sino alla fine della vita, per quanto desse le dimissioni dalla carica di professore residente nel 1872, allorché si fissò con i familiari a Toronto. Si interessò agli affari del Canada, a proposito del quale il suo anti-imperialismo si convertì in separatismo. I suoi libri, The United States 1492-1871 (1893) e The United Kingdom, A political History (1899) si distinguono per i giudizî taglienti e vigorosi.
Bibl.: G. S.'s Correspondence, a cura di A. Houltain, Londra 1913; A. Houltain, G. S., his Life and Opinions, ivi 1913.