BOTNIA, Golfo di (A. T., 61-62 e 68)
È la parte più settentrionale del Baltico (v.), da cui la dividono le isole Åland, gli skjären che fanno corona a questo gruppo insulare, e un banco sottomarino che si trova a S. delle Åland stesse. Il golfo si stende tra 60° e 63° 54′ di lat. N. e quasi nel mezzo, presso i Kvarken, si restringe, cosicché vien diviso in due bacini, a nord il Bottenvik e a sud il Bottenhav. La profondità del primo bacino supera solo in una piccola zona i 100 metri (profondità massima m. 126), quella del secondo è notevolmente maggiore, talché verso la costa svedese, dinanzi a Härnösand e a Örnsköldsvik, si oltrepassano i 200 m. (mass. 294 m.). Presso i Kvarken la profondità raggiunge soltanto i 40 m., mentre tra le Åland e la costa svedese vi è un bacino con oltre 200 m. di profondità (massimo 267 m.). Il golfo è chiuso tra la Svezia a occidente, la Finlandia a oriente e le Åland a S. Le coste del Golfo di Botnia sono frastagliate da un gran numero di seni, di promontorî, di penisolette, dinanzi ai quali si trovano quegli sciami d'isolotti noti nella Scandinavia con il nome di skjären. I corsi d'acqua che si versano nel golfo terminano generalmente con una foce a guisa d'insenatura stretta e allungata; a causa del grande numero di essi, delle basse temperature annue, che provocano un'evaporazione assai limitata, e anche per la presenzȧ del banco che chiude il golfo a S. delle Åland, la salinità dell'acqua superficiale è piccola, e cioè del 5,5‰ nel bacino delle Åland, del 5,3‰ nel Bottenhav, del 3,8‰ nei Kvarken, e del 2,3‰ nella parte settentrionale del Bottenvik; a profondità maggiore la salinità cresce quasi insensibilmente. La temperatura varia secondo le stagioni. Lungo le coste e nelle zone degli skjären il Golfo di Botnia d'inverno di regola gela; spesso completamente gelato è il Bottenvik. Più di rado gela il bacino delle Åland. Alcuni porti nel golfo sono bloccati dal ghiaccio: Gävle, nella parte meridionale, in media per 81 giorni all'anno, Sundsvall e Luleå, nella parte settentrionale, rispettivamente per 103 e 172 giorni; durante questo periodo, peraltro, la navigazione è parzialmente possibile a mezzo di rompighiaccio. Le correnti in primavera escono dal golfo scorrendo lungo le coste svedesi e finlandesi. Correnti con direzione opposta si verificano in profondità. Nell'autunno la corrente che entra nel golfo scorre in parte in profondità, in parte lungo la costa finlandese, mentre lungo la costa svedese si avverte una controcorrente.
Nel Golfo di Botnia i pesci sono piuttosto scarsi; caratteristica e importante è una piccola varietà di aringa, la Clupea harengus var. membranaceus, detta in svedese stömming; vanno inoltre ricordate la Phoca hispida e l'Halichoerus grypus. Ma l'importanza economica del golfo è data soprattutto dalle grandi segherie sorte fin dalla metà del sec. XIX sulle sue coste, là dove sboccano i grandi fiumi che provengono dalla regione forestale interna: fin da quel tempo la maggior parte del legname esportato dalla Scandinavia proveniva per l'appunto dal Golfo di Botnia, donde, attualmente, proviene anche gran parte della cellulosa.
Per le oscillazioni di livello cui furono soggette le coste del Golfo di Botnia nel Quaternario, vedi la voce baltico.
Bibl.: R. Witting, Der Bottnische Meerbusen, in Finnländische Hydrographische-biologische Untersuchungen, n. 2, Helsingfors 1908.