golfo
Ricorre solo in Pd VIII 68, nella descrizione che Carlo Martello fa a D. dei termini del regno di Sicilia che egli avrebbe potuto avere se per il mal governo l'isola non si fosse ribellata contro gli Angioini: la bella Trinacria, che caliga / tra Pachino e Peloro, sopra 'l golfo / che riceve da Euro maggior briga. Per la precisazione geografica, Benvenuto spiega g. come " mare siculum ", e il Buti: " cioè sopra lo mare adriaco che si chiama golfo di Venezia ". Per meglio valutare queste glosse serve la citazione del Torraca da Orosio (I 2), dove si parla appunto del seno adriatico come confine della Sicilia dalla parte di Borea; conclude il Casella (" Studi d. " XII [1927] 69-71) che con g. s'intende dunque quel tratto del sinus adriaticus, così inteso fino a comprendere lo Ionio, e non soltanto, come parve ad altri commentatori, il g. di Catania.
Per la questione si veda anche ADRIATICO, MARE.