Scrittrice spagnola (Puerto Príncipe, od. Camagüey, Cuba, 1814 - Madrid 1873). Da Cuba si trasferì molto giovane in Spagna. A Madrid divenne una delle figure più rappresentative dell'ambiente letterario e ottenne grande successo con il suo primo volume di Poesías (1841). Tornata a Cuba nel 1859, fondò la rivista Album cubano e pubblicò il romanzo El artista barquero; nel 1863 tornò a Madrid. Giudicata in modo entusiastico dai contemporanei, fu presto dimenticata: soltanto la critica più recente ne ha messo in rilievo l'apporto fondamentale nell'ambito del romanticismo spagnolo. Della produzione poetica della G. de A., che oscilla tra l'ispirazione amorosa e quella religiosa e palesa influssi di Lamartine e di Hugo, sono da ricordare La Cruz, La plegaria de la virgen, La noche del insomnio, ecc. Il maggior successo le arrise però per i drammi di argomento storico, tipicamente romantici (Alfonso Munio, 1844; El príncipe de Viana, 1844; Recaredo, 1850) e di argomento biblico (Saúl, 1849; Baltasar, 1858) e le commedie (Errores del corazón, 1852; Las hijas de las flores, 1852). Scrisse anche numerosi romanzi (Sab, 1841; Espatolino, 1844; Guatimotzín, 1846) e leggende (La balada del helecho, La montaña maldita, ecc.).