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GONDOLA

di Ugo Nebbia - Enciclopedia Italiana (1933)
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GONDOLA (etimo incerto)

Ugo Nebbia

Imbarcazione a remi propria di Venezia, usata per diporto e per servizî. Deriva da qualche tipo maggiore del genere, d'uso meno locale; ma, gradatamente trasformatasi, finiva per diventare il natante più caratteristico della città. Di gondole si ha notizia fin dal sec. XI; ma si trattava d'imbarcazioni di tipo assai maggiore, rostrate, sottili, condotte, sembra, da dodici remi. Poco nota è l'evoluzione di esse fin circa lo scorcio del sec. XV. Compaiono da allora nelle raffigurazioni barchette leggiere e sottili, a fondo piatto, condotte da uno o due rematori in piedi, con piccolo tendale al centro, recanti alle estremità ornati metallici, i quali meglio nel secolo seguente accennano uno degli elementi più tipici della gondola, il ferro di prua, che però solo nel sec. XVIII assunse la forma caratteristica, tuttora conservata. Grande fu nei secoli XVI e XVII il lusso di tali imbarcazioni, sì che più volte le leggi suntuarie del Senato dovettero intervenire a frenare gli eccessi, finché si venne alla disposizione, dipoi sempre seguita, di adoperare, sia per lo scafo, sia per gli ornati e gli addobbi, unicamente il colore nero. La gondola, quale ancora si vede resistere a ogni insidia dei tempi nuovi, è un derivato della piena evoluzione raggiunta nel secolo XVIII. Più che su dati precisi di carattere tecnico, essa sembra aver fissato il proprio tipo definitivo sopra consuetudini di cantiere d'un gruppo di costruttori, per la massima parte d'origine cadorina. Vanno specialmente ricordati i fratelli Fassi e Giuseppe Casal da Perarolo, i quali, intorno alla metà del sec. XIX, hanno stabilito la linea, le forme e le dimensioni della gondola, quale si fabbrica ancora a Venezia, principalmente nei cantieri dei fratelli Tramontin e di Michele Casal. Il tipo e lo stile degli ornati sono in certo modo stati fissati nel sec. XIX dall'intagliatore cadorino Basarel. Nei fornimenti d'ottone si distinguono i fonditori Michieli. L'elegante ferro della prua proviene dalle officine di Maniago (Udine), di Forno di Zoldo (Belluno) o di Premana (Como).

La gondola è costruita con fasciame di quercia; la spigolatura del fondo è di larice; il pescaggio, di abete cadorina; i trasti, di noce o di ciliegio; la parte intagliata della coperta, di tiglio. Le forcole, notevoli per le varie curve e incavi adatti ai molteplici movimenti e appoggi del remo, sono di noce; i remi di faggio. La solida vernice lucida che riveste per intero lo scafo, di cui i costruttori serbano il segreto, si basa specialmente sull'olio di lino misto a nerofumo. La gondola ora ha la lunghezza di m. 10,75 dalle due estremità, i quali divengono m. 11 aggiungendovi la larghezza del ferro di prua. La larghezza massima, all'ordinata centrale della sezione maestra, è, all'interno, m. 1,38; all'esterno, m. 1,75; al fondo, m.1. Il peso dello scafo è q. 5, spoglio; q. 7 coi finimenti e l'apparecchio (parecio), di cui fa parte la tuga mobile centrale, detta felze, di legno intagliato, ricoperta di panno nero opaco, che in certe occasioni s'adorna di pesanti drappi e fiocchi pure neri. Lo spostamento è di uno scarso metro cubo, col carico massimo di sei persone. Una delle singolarità più notevoli della gondola, dal lato tecnico ed estetico, è il sensibile deviamento dell'asse mediano, per agevolare l'andamento di essa e meglio assecondare i movimenti del gondoliere; a cui fa contrappeso il ferro di prua, di circa kg. 20. Più comunemente essa è condotta da un solo rematore, il quale, con una palata caratteristica, provvede assieme alla marcia e alla direzione dello scafo; ma può essere armata fino a quattro remi. (V. tavv. XCVII e XCVIII).

Bibl.: G. Orlandini, La gondola (per nozze Alverà-Da Schio), Venezia 1903; La gondola, in Yachting Monthly, 1913; G. Damerini, L'avvenire della gondola, in Amor di Venezia, Bologna 1920; R. Bratti, Gondole veneziane, in La Lettura, 1930.

Vedi anche
remo Asta di legno, talvolta di metallo o di plastica, opportunamente sagomata, che, facendo leva sull’acqua, serve a far avanzare un natante per mezzo della forza muscolare dell’uomo (v. fig.). ● Nella tecnica marinara, il remo agisce come una leva di 2° genere, avendo il fulcro nell’estremità immersa nell’acqua, ... Giovanni Antonio Canal detto il Canalétto Canalétto, Giovanni Antonio Canal detto il. - Pittore e incisore (Venezia 1697 - ivi 1768), caposcuola dei vedutisti veneti del Settecento. Si formò al seguito del padre Bernardo, pittore di teatro, e, verso il 1719, a Roma cominciò a dedicarsi alla pittura di paesaggio. Ispirato dal Vanvitelli e, dopo ... Franco Fàccio Fàccio, Franco. - Musicista italiano (Verona 1840 - Monza 1891). Studiò al conservatorio di Milano. Tra le sue opere più notevoli si ricordano I profughi fiamminghi (1863) e Amleto (1865), due cantate patriottiche (in collaborazione con A. Boito), pezzi sinfonici, un quartetto e romanze. Raggiunse la ... Carlo Goldóni Goldóni, Carlo. - Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel 1719 seguì il padre, medico, a Perugia, ove studiò 3 anni nel collegio dei gesuiti. ...
Altri risultati per GONDOLA
  • gondola
    Enciclopedia on line
    Speciale imbarcazione di legno a remi, in uso per il trasporto delle persone nella laguna di Venezia. Il tipo classico ha lunghezza 10,75 m, larghezza 1,75 m, carena a fondo piatto, fine e dissimmetrica per consentire la propulsione con un solo remo disposto di fianco a poppa, scafo elegante e slanciato ...
Vocabolario
gondola
gondola góndola s. f. [voce venez., forse dal gr. mediev. κονδοῦρα, tipo di barca]. – 1. Speciale imbarcazione di legno a remi, in uso nella laguna di Venezia per il trasporto delle persone e per servizî varî, di colore tradizionalmente...
gondolière
gondoliere gondolière s. m. [der. di gondola]. – Il barcaiolo che, stando in piedi a poppa, manovra l’unico remo della gondola.
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