GONIOGRAFO (dal gr. γωνία "angolo" e γράϕω "scrivo")
È uno strumento topografico che serve per avere la misura grafica degli angoli. Esso permette di determinare la proiezione orizzontale e la quota di ogni punto battuto dal punto di stazione, e di eseguire le operazioni di disegno contemporaneamente alle operazioni di campagna.
Il goniografo tipo è la tavoletta pretoriana. Le sue parti principali sono: la tavoletta, la livella, la diottra, la stadia, il declinatore, la scala di riduzione. La tavoletta comprende: il treppiede, la piattaforma, lo specchio.
Il treppiede è costituito di tre gambe unite a snodo per mezzo di chiavarde a una testa tricuspidale. In essa si notano le tre viti di livello su cui poggia la piattaforma, che consta di due parti: una inferiore e una superiore: quella inferiore è circolare e unita al treppiede da una vite centrale di pressione, quella superiore è quadrata e può ruotare di poco sull'inferiore mediante una vite di richiamo. Lo specchio è di legno stagionato di dimensioni 0,50 per o,65 e ha inferiormente due listelli con incastro a coda di rondine per unirlo alla parte superiore della piattaforma. Sullo specchio si distende il foglio di carta da disegno. La livella serve per disporre orizzontale lo specchio.
La diottra (v. fig.) è uno strumento che serve per determinare graficamente sullo specchio le tracce orizzontali di piani verticali passanti per il punto di stazione e per punti dati dal terreno; per determinare l'angolo di elevazione o depressione della visuale di un punto mirato; per misurare la distanza dal punto di stazione di un punto del terreno. Si compone di una riga, di un cannocchiale e di un eclimetro.
La riga è di acciaio a larga base graduata in centimetri; lo spigolo sottile si chiama linea di fede e serve per segnare sullo specchio le tracce dei piani verticali. Il cannocchiale è astronomico, distanziometro e può ruotare attorno a un asse orizzontale sostenuto da una colonnetta la quale per mezzo della sua base si unisce alla riga con un perno. La base porta una livella col suo asse parallelo all'asse di rotazione del cannocchiale. Il piano verticale contenente l'asse di collimazione passa anche per la linea di fede della riga.
La colonnetta può, mediante apposita vite, variare la sua inclinazione rispetto alla riga. L'eclimetro è un cerchio verticale diviso in 360° unito alla colonna e col centro sull'asse di rotazione del carmocchiale. È provvisto di una livella longitudinale. Il declinatore serve per l'orientamento della tavoletta quando manchino altri punti di riferimento. La scala di riduzione serve per ridurre le distanze all'orizzonte e per determinare la quota di un punto.
Le verifiche sono le seguenti: 1. l'asse di collimazione deve descrivere nella sua rotazione un piano (ossia deve essere perpendicolare all'asse di rotazione); 2. il piano così descritto dall'asse di collimazione deve essere verticale (ossia l'asse di rotazione deve essere orizzontale); 3. l'asse di collimazione deve essere orizzontale quando lo zero del nonio coincide con lo zero della graduazione dell'eclimetro. Per eseguire la prima verifica si dispone la diottra con la linea di fede tangente a due spilli piantati sullo specchio e muovendo questo si collima col cannocchiale orizzontale a un punto lontano. Si fa poi girare il cannocchiale di 180° e s'inverte la diottra ricollocando la linea di fede tangente ai due spilli. In questa posizione si deve ricollimare allo stesso punto. Altrimenti si sposta il micrometro di metà dell'errore. La seconda verifica s'effettua come la prima. Si collima però a un punto con un angolo di elevazione. Se v'è errore si corregge per metà facendo agire la vite della base della diottra.
Analogamente alla seconda si esegue la terza verifica avendo l'avvertenza di tenere sempre centrata la livella dell'eclimetro.
La differenza delle letture fatte sull'eclimetro nelle due collimazioni al punto ci dirà se la condizione richiesta è soddisfatta oppur no. La rettifica varia a seconda dei tipi di diottra; in ogni caso tende a stabilire il parallelismo fra la tangente normale della livella dell'eclimetro e l'asse di collimazione reso orizzontale quando lo zero del nonio coincide con lo zero della graduazione.