GONNI (Γόννοι, o Γόννος, Gonnus)
Antica città forte della Tessaglia, nella provincia di Perrebia, situata ai piedi dell'Olimpo, in posizione dominante la pianura all'ingresso occidentale della valle di Tempe. Presso all'odierno villaggio di Derelē si sono rinvenuti resti di quattro successivi periodi di abitazione; il colle orientale più alto era già abitato in epoca preistorica, durante la quale però la città si estendeva soprattutto più a sud verso la pianura, sul colle di Bezik-tepè; il medesimo colle più orientale è stato il centro della seconda città, del periodo arcaico, ed è diventato poi l'acropoli del terzo periodo, quello della fortezza macedonica (IV-II sec. a. C.), che ha compreso anche gli altri due colli nella cinta, eretta forse già da Filippo II. Fra gli altri ruderi dell'epoca ellenica venuti alla luce sono notevoli quelli del tempio di Atena Poliade sulla acropoli; ma importanti soprattutto per la storia della città sono le iscrizioni in essa rinvenute, che superano in numero il complesso di tutte le altre iscrizioni tessaliche a noi pervenute. Da Gonni passò nel 480 a. C. l'esercito di Serse; dal 196 fu la principale fra le città tessaliche liberate dal dominio macedonico; città grandemente favorita dai re macedonici fin dal sec. IV, fu di nuovo cospicuo centro militare durante le guerre di Perseo, che nel 171 a. C. rioccupò l'antica fortezza e ne fece la chiave del passaggio fra Macedonia e Tessaglia; quando Marcio ebbe aggirato Tempe, Gonni perse il suo valore difensivo e si arrese. Allorché Augusto la unì al resto della Tessaglia, lo splendore della città era tramontato. Durante il quarto e ultimo periodo, nell'età bizantina, essa si restrinse di nuovo all'unico colle dell'abitato primitivo.
Bibl.: Bürchner, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, col. 1586 seg.; A. S. Arvanitopoulos, in Πρακτικὰ τῆς 'Αρχ. ‛Εταιρείας 1910, p. 241 segg.; 1911, p. 315 segg.; e iscrizioni in 'Αρχ. ‛Εϕημ., 1911-1915; Fr. Stählin, Das hellenische Thessalien, Stoccarda 1924, p. 33 segg.