GONZÁLEZ de SALAS, Jusepe Antonio
Erudito spagnolo, nato a Madrid nel 1588, morto nel 1654. Fu il più profondo conoscitore del mondo classico nella Spagna del Seicento: dotto in geografia e storia antiche, in filologia classica e spagnola, come si rivela nei commenti a Petronio (1629), a Pomponio Mela (1644), a Plinio il Vecchio e in quello delle prime sei Musas del Quevedo, che fu suo intimo amico (1648). Tradusse le Troiane di Seneca (1633), da Marziale, da Giovenale e da Persio; e scrisse molte dissertazioni grammaticali e filologiche. Profuse la sua erudizione nella Nueva idea de la tragedia antigua (1633), ricco commento della poetica aristotelica, che, sebbene privo di vedute originali, ha valore per la messe di notizie erudite sulla musica, sulla danza, sull'istrionismo, sull'apparato scenico degli antichi.
Bibl.: Vida y escritos de G. de S., a cura di Cerdá y Rico, in Nueva ilustración de la tragedia antigua, II, Madrid 1778; M. Menéndez y Pelayo, Historia de las ideas estéticas, III, Madrid 1896, p. 363 segg.