TORRENTE BALLESTER, Gonzalo
Scrittore spagnolo, nato a El Ferrol il 13 giugno 1910. Scoppiata la guerra civile, tornò in Spagna da Parigi, dove usufruiva di una borsa di studio, per abbracciare la causa nazionalista; presto, però, scoprì la fragilità del progetto culturale franchista e, deluso, si rifugiò nello scetticismo e nell'individualismo. Dal 1936 fino a 1942 insegnò presso l'università di Santiago di Compostela. Stabilitosi a Madrid all'inizio degli anni Sessanta, T.B. firmò uno dei molti manifesti contro la repressione del regime, per cui fu costretto ad abbandonare l'incarico di professore alla Escuela de Guerra Naval de Madrid e le collaborazioni al giornale Arriba e alla Radio Nacional. Lasciata allora la Spagna, si stabilì ad Albany (USA) come professore di Letteratura spagnola, incarico che lasciò definitivamente nel 1973 per tornare in patria. Dal 1975 (anno in cui è stato eletto membro della Real Academia de la Lengua) vive a Salamanca, dove fino al 1980 ha insegnato Lingua e letteratura spagnola all'università.
Nelle prime opere di T.B., per lo più teatrali, El viaje del joven Tobías (1939), Lope de Aguirre (1941) e República Barataria (1942), appaiono già alcuni dei temi e delle tendenze che caratterizzeranno la sua produzione posteriore: la reinterpretazione dei miti classici e celtici, l'ironia, il fantastico. Del 1946 è la commedia El retorno de Ulises; nel 1950 esce Atardecer en Longwood, che segna il definitivo abbandono del genere teatrale. A partire da quel momento T.B. trova infatti una nuova dimensione espressiva nella narrativa, iniziata nel 1943 con Javier Mariño, cui sono seguiti El golpe de estado de Guadalupe Limón (1946) e Ifigenia (1950). Amareggiato per la freddezza con cui sono accolti i suoi libri, T.B. smette di pubblicare e si dedica esclusivamente alla critica letteraria sino al 1957, anno in cui dà alle stampe El Señor llega, primo volume della trilogia Los gozos y las sombras (il secondo Donde da la vuelta el aire, appare nel 1960; il terzo, La Pascua triste, nel 1962). Benché realistica, la trilogia si discosta nettamente dal ''realismo sociale'' diffuso nella narrativa spagnola di quegli anni, e contro il quale lo scrittore reagisce decisamente col suo Don Juan (1963). Saldamente radicata su un cervantismo sempre più arditamente rivisitato, la teoria letteraria di T.B. arriva in quegli anni alla maturità: scrittore profondamente intellettuale, consapevole dell'insufficienza della logica per conoscere il mondo empirico, ricorre alla fantasia e al gioco ironico. La sua è infatti una scrittura epistemologica ed ermetica, concepita come attività ludica e costruita su parametri che appartengono esclusivamente all'universo fittizio della fantasia. Agli anni del soggiorno americano risalgono Off side (1969) e La saga/fuga de J. B. (1972, premio Ciudad de Barcelona e de la Crítica), con il quale si guadagna per la prima volta il consenso unanime. Quest'ultimo romanzo, assieme a Fragmentos del Apocalipsis (1977, Premio Nacional de Literatura 1978) e La isla de los jacintos cortados (1980, Premio Nacional de Literatura 1981), costituisce ciò che la critica ha chiamato la ''trilogia fantastica'', dove l'arte narrativa di T.B. raggiunge altissimi livelli. Notevole è anche l'abbondante produzione degli anni Ottanta: Dafne y ensueños (1982), La princesa durmiente va a la escuela (scritta negli anni Cinquanta e pubblicata nel 1983); Quizá nos lleve el viento al infinito (1984); La rosa de los vientos (1985); Yo no soy yo, evidentemente (1987); Filomeno a mi pesar (1988, Premio Planeta).
Come critico letterario T.B. ha pubblicato Panorama de la literatura española contemporánea (1961); Teatro español contemporáneo (1957); El Quijote como juego (1975) e Acerca del novelista y de su arte: discurso (1977). Nel 1985 ha ottenuto il Premio Cervantes.
Bibl.: M. Joaquín, Las narraciones de Gonzalo Torrente Ballester, in Novela española actual, Madrid 1977, pp. 65-91; D. Ridruejo, Gonzalo Torrente Ballester busca y encuentra (Una lectura de La saga/fuga de J.B.), in Ancora y Delfín, 525 (1977), pp. 190-200; Homenaje a Gonzalo Torrente Ballester, Salamanca 1981; J. Perez, Gonzalo Torrente Ballester, Boston 1984.