<ġùuġl> (it. <ġùġol>). – Public company del comparto Internet fondata nel 1998 da Larry Page e Sergey Brin, con sede principale a Mountain View (California). La denominazione, che fa riferimento al principale prodotto dell’azienda – un motore di ricerca basato su un metodo innovativo di indicizzazione dei risultati – è ispirata al termine matematico googol, mal trascritto al momento della registrazione del dominio, di solito utilizzato a scopi meramente didattici per indicare un numero intero molto grande; secondo i fondatori, esso doveva rappresentare la mole delle informazioni da indicizzare qualitativamente allo scopo di ottimizzare la navigazione degli utenti del web. Il progetto risale al 1996, quando i due fondatori, impegnati in un dottorato di ricerca presso la Stanford University, idearono un motore di ricerca, inizialmente chiamato BlackRub, che classificava l’importanza di pagine web individuali attraverso la valutazione dei link a esse associate, al contrario del metodo usualmente utilizzato con cui si calcolava la rilevanza dei risultati in base al numero di ricorrenze del termine ricercato all’interno di una determinata pagina. Nel 1998 Page e Brin formalizzarono il loro lavoro dando origine all’azienda, mantenendo in primo piano l'importanza di analizzare la questione dell’indicizzazione dei risultati nella ricerca di pagine web, un aspetto per il quale consideravano due questioni principali: la soggettività del giudizio sulla rilevanza dei risultati di una ricerca e le caratteristiche di ipertestualità delle pagine pubblicate online. Per valutare la componente soggettiva della ricerca, Page e Brin formalizzarono il metodo PageRank quale meccanismo oggettivo e automatizzato per stimare la variabile umana (e quindi soggettiva) nella ricerca e navigazione dell’utente. L’idea prende spunto dal meccanismo delle citazioni accademiche – l'indicatore dell’impatto e della rilevanza delle pubblicazioni scientifiche – e lo trasla alla natura ipertestuale delle pagine web. I risultati della ricerca non sono quindi pagine nel cui testo siano meramente presenti i termini ricercati in modo più o meno numeroso, ma considerano il numero di rimandi che puntano alla pagina e l’importanza della pagina che origina il rimando. L’efficienza dell’algoritmo alla base del PageRank costituisce uno dei principali motivi di popolarità del motore di ricerca Google. L'algoritmo stesso rimane tuttavia potenzialmente soggetto a manipolazione, attraverso meccanismi di ottimizzazione del codice delle pagine pubblicate finalizzati a migliorarne la posizione nella lista dei risultati; è inoltre sottoposto a critica in quanto personalizza i risultati della ricerca in base alle precedenti ricerche effettuate dall’utente, generando pertanto risultati potenzialmente distorsivi della realtà. Il motore di ricerca è stato progressivamente localizzato in diverse nazioni e offre peculiari funzionalità tra cui la possibilità di personalizzare la ricerca attraverso operatori booleani, di raggiungere direttamente il primo risultato della ricerca, di visualizzare i risultati durante la digitazione degli stessi termini di ricerca; offre inoltre il completamento automatico delle chiavi di ricerca e il suggerimento di chiavi alternative potenzialmente a correzione di errori ortografici nei termini ricercati. La grafica del sito tende a essere minimalista ed essenziale, uniformandosi al principio dichiarato di una ricerca veloce e semplice; unica eccezione è costituita dai Doodle, animazioni o disegni associati al logo di G. per celebrare ricorrenze o eventi di particolare rilevanza, una pratica ormai regolarmente riproposta nella pagina internazionale e in quelle locali del motore di ricerca. I diversi progetti e servizi offerti da G. hanno dato vita a critiche e procedimenti legali, soprattutto relativi alla violazione delle norme a tutela del diritto d’autore e del diritto alla riservatezza. Diverse critiche sono mosse all’accondiscendenza di G. rispetto alle pratiche censorie di alcuni governi e a potenziali collaborazioni con i servizi segreti, ai termini di servizio sfavorevoli per gli utenti nel caso di alcuni suoi prodotti e alla posizione dominante nel mercato di alcuni dei servizi offerti.
Applicazioni. – Il vasto repertorio include sistemi operativi per dispositivi mobili (smartphone, tablet) e per netbook, distribuiti in licenza open source: il primo, Android, si stima sia stato utilizzato nel 2011 su più della metà degli smartphone; il secondo, Chrome OS, è un progetto lanciato nel 2009 per la distribuzione dei cosiddetti Chromebook, dispositivi progettati e ottimizzati per il web. Le applicazioni desktop annoverano il browser Chrome; Picasa, un programma per la gestione in locale di immagini e video; la Toolbar, installabile sui browser Explorer e Firefox per accedere a funzionalità aggiuntive offerte da Google. Tra le applicazioni web, Gmail è un servizio per la gestione della posta elettronica, mentre Google calendar per la gestione e condivisione di calendari attraverso l’importazione da altri servizi online o programmi offline, quali iCal o Outlook. Google docs costituisce una suite gratuita online di programmi per la creazione, l’immagazzinamento e la condivisione di documenti di scrittura e di calcolo. Google translate è infine uno strumento online di traduzione di testi o intere pagine e siti, basato su un approccio di traduzione automatica statistica.
Aggregatori. – Tra i servizi di aggregazione basati sul web si ricordano Google reader, capace di leggere in modalità online e offline i feed Atom e RSS (Really simple syndication); Google news, sito generato meccanicamente con contenuti provenienti da siti informativi globali, con una selezione, personalizzabile, ottenuta dalla valutazione automatizzata delle caratteristiche delle notizie e della loro rilevanza; iGoogle, una sorta di portale personale di cui l’utente può scegliere temi grafici e contenuti, inclusa la visualizzazione di servizi di G. e altri gadget indipendenti.
Piattaforme comunicative. – Nel 2010 è stato annunciato Google buzz, strumento di comunicazione, microblogging e interazione tra utenti; nonostante diversi milioni di utenti siano registrati al servizio, la piattaforma stenta a diventare un serio competitore di altre reti sociali; dal 2011 gli è stato affiancato Google+, servizio che presenta diversi elementi di innovazione. Google groups è un servizio di gruppi di discussione e newsgroups usenet acquisito nel 2001, mentre Google talk è un client VoIP (Voice over IP) con funzionalità di chat. G. offre anche servizio di hosting di siti web (Google sites) e di blog, attraverso il controllo di Blogger. Nel 2006 G. ha acquisito YouTube, piattaforma per la condivisione di video, principalmente generati dagli stessi utenti; dal 2011 ha iniziato a distribuire Google music, per lo streaming e l’acquisto di brani musicali.
Strumenti informativi. – Tra i progetti che si propongono di sistematizzare e rendere fruibile diverse categorie di informazione, si possono includere quelli per la digitalizzazione e la ricerca online full-text di pubblicazioni originariamente cartacee (Google print, Google ricerca libri, e-book) e un motore di ricerca per l’indicizzazione full-text di pubblicazioni accademiche, pubblicate nelle principali riviste online in diverse discipline. Nell’ambito dell’informazione geostazionaria, Google Earth è un progetto per la visualizzazione tridimensionale di immagini virtuali della Terra, generato attraverso la combinazione di dati ottenuti dal telerilevamento terrestre e da fotografie aeree e rilevazioni topografiche. L’applicazione è offerta in versione gratuita e commerciale; il modello è stato adattato a diversi altri ambienti, tra cui la Luna, Marte, lo spazio e gli oceani, corredato da informazioni storiche e divulgative. Un ampliamento di Google Earth è Google sky, un’applicazione lanciata nel 2007, disponibile anche per Android, che si basa sulle immagini astronomiche della NASA e del telescopio spaziale Hubble; in tale modalità, si può esplorare la sfera celeste, navigando tra stelle, costellazioni e galassie. Altra iniziativa basata su dati geostazionari è Google maps, che offre dettagliate mappe satellitari potenzialmente combinabili a un numero di ulteriori dati, quali traffico, trasporto pubblico, informazioni commerciali e un servizio di visualizzazione panoramica a 360°, chiamato Google street view.