googlista
s. m. e f. Chi consulta abitualmente il motore di ricerca Google.
• Ma bisogna chiedersi perché i governi autoritari siano così restii ad un dibattito aperto su questo tema. Se pensano che il loro sistema sia migliore, perché non difenderlo? Altrimenti anche i loro cittadini e internauti continueranno ad avere la sensazione che i loro governi temano la luce. L’unico presupposto inaccettabile per noi googlisti universalisti liberali è che questo dibattito sia in sé, in principio, illegittimo, in quanto i limiti legittimi alla libertà di informazione sono determinati dai governanti di un dato Stato in un dato momento storico. Ma è esattamente ciò che intendono sostenere i maggiori avversari mondiali della libertà di parola globale. Quindi il primo dibattito che dobbiamo vincere è quello circa la legittimità del dibattito stesso. (Timothy Garton Ash, trad. di Emilia Benghi, Repubblica, 1° febbraio 2010, p. 27, Commenti) • Internet in effetti si dimostra utile in molti casi tra loro assai diversi: quando si è all’inizio di una ricerca e si raccoglie il materiale preliminare; quando, al contrario, si insegue un obiettivo preciso; oppure quando si vuole verificare la correttezza di un termine, di una citazione, di una data. Da tutto questo emerge anche la seconda virtù che un buon «googlista» deve possedere: il metodo. (Edoardo Segantini, Corriere della sera, 12 giugno 2011, p. 32, La cultura).
- Adattato dall’ingl. googlist.