GORDIANO I e II (portavano entrambi gli stessi nomi: M. Antonius Gordianus Sempronianus Romanus Africanus)
Padre e figlio, furono eletti imperatori romani contro Massimino, nel 238 d. C. G. I nacque intorno al 158-159 d. C., da una famiglia molto doviziosa e di antica nobiltà. Tenne con onore la questura, l'edilità, la pretura e il consolato. Severo Alessandro gli affidò poi il governo dell'Africa Proconsolare. Conservò tale carica anche sotto Massimino sebbene non godesse, a quanto sembra, la fiducia dell'imperatore. Nel 238 d. C., mentre G. si trovava a Tisdro (El Djem in Tunisia), ebbe offerto l'impero da alcuni rivoltosi che avevano ucciso un procuratore imperiale, e, vista in pericolo la vita, fu costretto ad accettare; ritornato a Cartagine, prese come collega il figlio. A Roma il senato fu ben lieto di approvare l'elezione all'impero di due membri dell'antica aristocrazia senatoria e dichiarò nemico dello stato l'odiato Massimino (probabilmente principio di marzo o di aprile). Ma brevissimo fu il regno dei Gordiani, durato solo 20 o 22 giorni, per l'ostilità dell'elemento militare ancora favorevole in Africa a Massimino. Il legato di Numidia Capelliano, che G. aveva revocato dall'ufficio, marciò contro Cartagine ed ebbe ragione delle forze che tentarono di sbarrargli la strada, sotto gli ordini del giovane G. Questi cadde nel combattimento. Alla notizia della fine del figlio, G. s'impiccò a Cartagine (circa la fine di marzo o di aprile). La rivolta che portò sul trono i G. resta, specie nella fine miseranda, un esempio caratteristico della vana reazione, tentata ogni tanto nel sec. III d. C., contro il prevalere della monarchia militare.
Bibl.: von Rohden, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., I, coll. 2628-2632; G. Costa, in De Ruggiero, Dizionario epigrafico, III, pp. 535-540; R. Cagnat, L'Armée romaine d'Afrique, Parigi 1912, pp. 56-58, 155-160; M. Rostovtzeff, The Social and Economic History of the Roman Empire, Oxford 1926, pp. 402-403; E. Albertini, L'Empire Romain, Parigi 1929, pp. 285-286; O. Th. Schulz, Vom Prinzipat zum Dominat, Paderborn 1919, pp. 58-62, 68, 200-201. Per la cronologia cfr. anche E. Sadée, De imperatorum Rom. III p. Chr. n. saeculi temporibus constituendis, Bonn 1891, p. 9 segg.; C. E. van Sickle, in Classical Philology, XXIV (1929), pp. 285-289; P. W. Townsend, in The American Journal of Philology, LI (1930), pp. 62-66.