GOTLAND (Terra dei Gotar "Goti"; A. T., 63-64)
La maggiore isola della Svezia, costituente, con le vicine isolette di Stora Karlsö, Lilla Karlsö, Färö e Gottska Sandö, una prefettura (lān). Ha una superficie di 2960 kmq.; l'intera prefettura è vasta 3160 kmq. e conta 57.452 ab. (1930). Geologicamente appartiene al Cambrico-Silurico più recente (il cosiddetto Gotlandiano), con calcari assai ricchi di fossili (circa 1500 specie diverse). Gli strati hanno debole inclinazione verso E. e SO. L'interno è piano, con piccole alture isolate, la più elevata delle quali raggiunge gli 83 m. s. m. Dopo la fusione della ghiaccia quaternaria, Gotland rimase coperta dal mare, dal quale emerse, in seguito, a poco a poco; in quest'epoca si formarono i mari postglaciali che hanno lasciato varie linee di costa, così caratteristiche della topografia dell'isola, e scavato nei massicci calcarei profonde cavità, lasciando solo delle colonne di calcari più duri (Raukar), che hanno resistito alle onde. Grandi corsi d'acqua mancano; i laghi sono stati in gran parte prosciugati.
Il clima è assai mite; la temperatura media, a Visby, è di 16°,i in luglio, di −0°,9 in febbraio. L'isola è una delle regioni della Svezia più povere di precipitazioni (475 mm.). La flora è caratterizzata da specie meridionali, di cui alcune mancano sul continente; si coltiva anche il gelso. L'occupazione principale degli abitanti è l'agricoltura, che dà vita al 65% della popolazione. Il 30% della superficie di Gotland è coltivata, specialmente a barbabietola. Le foreste (di conifere e di latifoglie) occupano un'area di 1700 kmq. L'allevamento della pecora viene esercitato su larga scala. Il 21% della popolazione vive delle industrie, la più importante delle quali è quella del cemento. L'isola è unita a Stoccolma con servizî giornalieri di vapori e d'estate è meta di escursioni turistiche. Centro principale è Visby (10.470 ab.), sulla costa NO.
Storia. - Fin dai tempi dell'Impero Romano l'isola di Gotland, per la sua eccellente posizione in mezzo al mar Baltico, è stata il centro del commercio baltico; numerosi tesori d'oro e d'argento di quei tempi e dei secoli seguenti, attestano la ricchezza dell'isola. Non sappiamo quale fosse la sua situazione politica nell'alto Medioevo; verso il 900 apparteneva alla Svezia, ma i legami politici fra Gotland e la Svezia erano molto deboli anche alcuni secoli più tardi. L' isola aveva sostanzialmente una posizione semiautonoma nel regno svedese. Il suo centro più importante era Visby, forse diventata città già fino dai tempi dei Vichinghi, e che più tardi fece parte della Lega anseatica, in cui aveva una posizione importante, come il punto da cui partivano le vie commerciali per la Russia (Novgorod). Tuttavia già nel sec. XIV la città aveva perduto questa parte preminente. Nel 1361 l'isola fu occupata dalla Danimarca; poi, verso la fine del secolo, fu occupata da bande di pirati, fatto ch'è in rapporto con le guerre nordiche. A tale stato di cose fu posto fine dall'Ordine Teutonico, che conquistò Gotland nel 1398 e la conservò fino al 1408, quando l'isola passò novamente sotto il dominio della Danimarca. Dopo la deposizione del re Enrico di Pomerania in Svezia e in Danimarca nel 1436, egli si stabilì a Gotland e vi regnò fino al 1449 da vero re pirata; poi nel 1449 cedette l'isola alla Danimarca, ma sotto i signori della casa Tott Gotland rimase ancora a lungo semindipendente. Nel 1645 l'isola fu rincorporata alla Svezia.
Bibl.: H. Munthe, Studier över Gothlands senkvartära hist. (Studî sul tardo periodo quaternario di G.), Stoccolma 1910; id., J. Roosval, Die Kirchen Gotlands, 1911; N. Lithberg, Gotlands stenalder, Upsala 1914; O. Almgren, B. Nerman, Die ältere Eisenzeit Gotlands, Stoccolma 1914-1923; J. E. Hede e L. v. Post, Gotlands geologi, Stoccolma 1925.