Teologo evangelico (n. Stoccarda 1746 - m. forse Tubinga 1805), prof. di filosofia (1775), poi (1777) di teologia a Tubinga, infine (1797) consigliere concistoriale e primo predicatore di corte a Stoccarda. Autore di numerose opere dogmatiche (Doctrinae christianae pars theoretica e sacris litteris repetita, 1793), sostenne, di fronte al razionalismo, una specie di soprannaturalismo: la credibilità e il carattere di rivelazione della Bibbia sono da lui dimostrati con fondamenti razionali, mentre d'altra parte egli sottomette tutta intera l'autenticità del testo all'autorità del Cristo (non della Chiesa). Nelle Annotationes philosophicae ad philosophicam Kantii de religione doctrinam (1793), S. polemizzò con Kant, volgendo la teoria criticistica della conoscenza a un uso apologetico, a sostegno della fede nella rivelazione.